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L'inchiesta di Palermo

Sanità e appalti, Elly Schlein: «Sicilia ostaggio di un sistema di potere». E a Schifani dice: «Tragga le conseguenze»

«Una consorteria che impedisce ogni cambiamento e uccide futuro e speranza», ha detto la segretaria del Pd, aggiungendo: «Il problema non è solo Cuffaro»

Redazione La Sicilia

07 Novembre 2025, 20:00

20:05

Sanità e appalti, Elly Schlein: «Sicilia ostaggio di un sistema di potere». E a Schifani dice: «Tragga le conseguenze»

«La Sicilia, vent'anni dopo, è ancora tenuta in ostaggio». A dirlo è Elly Schlein, segretaria nazionale del Patrito democratico. Il riferimento è all'inchiesta della Procura di Palermo su Sanità, appalti e assunzioni che ha coinvolto, tra gli altri, i politici Salvatore Cuffaro (Dc) e Saverio Romano (Noi Moderati), oltre a numerosi manager della Sanità regionale.

Così prosegue Schlein: «Non sta a noi fare valutazioni sui reati commessi, ma le frasi delle intercettazioni riportate da tutti i giornali ci dicono una cosa, chiara e incontrovertibile: la gestione della sanità, gli appalti, i bandi pubblici, perfino i concorsi sono piegati ad interessi clientelari e funzionali al mantenimento del potere da parte di una consorteria che impedisce ogni cambiamento e uccide futuro e speranza». 

La segretaria Pd ricorda poi che la Sicilia è una la regione «che occupa stabilmente gli ultimi posti per speranza di vita, alcuni manager della sanità non si occupano della qualità dei servizi ma di rendersi disponibili agli interessi del loro riferimento politico. Nella regione, da cui emigrano ogni anno in migliaia, la selezione nei concorsi pubblici troppo spesso non dipende dalla preparazione ma dal rapporto di amicizia con il politico di turno. Nella regione che più di altre avrebbe bisogno di un terzo settore sostenuto ed aiutato i bandi erano usati come merce di scambio per favorire associazioni e consiglieri comunali ritenuti vicini. Quello che disgusta è il quadro di una amministrazione regionale tenuta ostaggio da un sistema di potere profondo e ramificato. A cui la destra strizza l’occhio dando a uomini come Cuffaro la golden share del governo».

Nelle scorse ore il presidente della Regione Schifani e la sua giunta hanno sospeso molti degli incarichi delle persone coinvolte nell'inchiesta. E Schlein conclude così: «Per questo il problema non è solo Cuffaro, ma anche chi oggi guida la regione. La destra è in crisi profonda, presa in lotte intestine e non è in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini, Schifani dovrebbe prenderne atto e trarne le conseguenze. È troppo facile sospendere solo tecnici e funzionari e non affrontare i nodi politici. Il campo progressista deve ricostruire, con i siciliani, una speranza di costruzione di una Sicilia davvero nuova. Che rompa legami, clientele, favori, relazioni con chi quest’isola ha solo saputo spremere facendo male al suo sviluppo».