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Sequestro record

Catania, la polizia ferma un carico "esplosivo": ben 1.042 “bombe carta” e 522 “palloni di Maradona” (VIDEO)

La sequenza delle operazioni di distruzione del materiale altamente pericoloso: nella cava un cratere di cinque metri

Francesca Aglieri Rinella

16 Novembre 2025, 08:17

Un carico “esplosivo” nel senso letterale del termine: è quello che un ignaro corriere che cura le spedizioni in ambito nazionale ed internazionale ha fatto arrivare in città senza sapere che all'interno ci fossero ben 255 chili di esplosivo altamente pericoloso: 1.042 “bombe carta” e 522 “palloni di Maradona”.

Il maxi sequestro dei 1.500 ordigni rudimentali è stato eseguito dai poliziotti della squadra Artificieri della questura intervenuti in un hub di spedizioni dove, da qualche minuto, era arrivata la spedizione da record in quanto, finora, non è accaduto che venisse trovata una quantità così consistente di esplosivo inviata attraverso un corriere in modo illegale.

Un attento dipendente dell’azienda si è subito accorto del danneggiamento di alcune scatole in cartone, scorgendo, da una fessura, una scritta riferibile chiaramente a fuochi d’artificio. Per questo motivo, l’impiegato ha attuato le procedure e i consigli che erano stati forniti dalla Polizia di Stato, lo scorso anno, in occasione dei molteplici sequestri effettuati durante le festività natalizie.

Per precauzione, quindi, il personale dell’hub ha chiesto l’intervento degli artificieri formati e specializzati per compiere tutte le necessarie verifiche in assoluta sicurezza. Durante il sopralluogo, la squadra ha messo in sicurezza l’area per poi avviare i rilievi, aprendo gli scatoloni e trovando al loro interno centinaia di ordigni rudimentali, alcuni di grandi dimensioni.

Una volta recuperate le scatole, si è proceduto alla distruzione immediata degli ordigni, che, se immessi nel mercato, avrebbero potuto fruttare un guadagno illecito di almeno 25.000 euro.

Nelle fasi di distruzione, in una cava autorizzata, la squadra artificieri ha posizionato 12 dei 1.500 ordigni sotto rocce dal peso di oltre 300 chili che – come si evince dal video realizzato dai poliziotti – sono state frammentate in piccoli pezzi e una roccia è stata proiettata ad oltre 10 metri di distanza. La bonifica successiva alla distruzione delle bombe carte ha permesso di accertare che l’esplosione ha generato un cratere del diametro di 5 metri.

In questo modo, il tempestivo intervento specialistico dei poliziotti ha scongiurato rischi elevati sia per il personale dell’hub sia per i cittadini, nelle successive fasi di consegna degli scatoloni. Il dato che accomuna tutti gli ordigni rudimentali è l’impossibilità di determinare gli effetti, proprio perché chi li fabbrica non rispetta alcun protocollo. Questi fuochi artificiali espongono a pericoli non soltanto le persone, ma anche gli immobili, compresi quelli di recente costruzione, anche perché l’accensione di uno di essi avrebbe potuto portare alla cosiddetta accensione a catena con effetti devastanti.

Come disposto dal questore Giuseppe Bellassai, sono già stati rafforzati in città, come in provincia, i servizi di prevenzione, monitoraggio e controllo della polizia per contrastare la vendita abusiva di prodotti esplodenti artigianali in occasione delle prossime festività natalizie, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, a cominciare dai più giovani che, ignari della pericolosità del maneggio di simili artifizi pirotecnici, si espongono a concreti rischi per la loro incolumità.