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Sofia Goggia, giornata di gloria: trionfa nel SuperG di Val d’Isère e coglie il primo successo stagionale

La campionessa azzurra: «Il podio è sempre bello, ma la vittoria è un’altra cosa e io ambisco a quella»

Alfredo Zermo

21 Dicembre 2025, 16:29

Sofia Goggia, giornata di gloria: trionfa nel SuperG di Val d’Isère e coglie il primo successo stagionale

«Finalmente!». Sofia Goggia ha accolto con entusiasmo il primo trionfo stagionale, il numero 27 in Coppa del Mondo, imponendosi nel superG di Val d’Isère. Un’altra giornata di gloria per lei e per lo sci azzurro femminile.

Sul versante maschile, invece, nel gigante di Alta Badia, nonostante il tradizionale sorvolo delle Frecce Tricolori, il miglior risultato italiano è stato il 14° posto di Alex Vinatzer, con il successo che ha sancito il grande ritorno dell’austriaco Marco Schwarz.

Goggia si è riscattata immediatamente dopo la sfortunata discesa di sabato, compromessa da un buco nella neve («un errore» lo ha definito), quando stava dominando. Da lì riparte il senso dell’ennesima impresa, dopo la delusione di St. Moritz. Perché, come ribadisce lei stessa, «il podio è sempre bello, ma la vittoria è un’altra cosa», e «è alla vittoria che ambisco».

Quindi il riferimento al rapporto con Gian Piero Gasperini, con cui si è confrontata dopo l’amarezza della libera: «Il dolore di oggi sarà la benzina di domani» è il messaggio che ci siamo scambiati ieri con Gian Piero Gasperini, allenatore della Roma a cui resto molto legata dopo la sua esperienza a Bergamo con l’Atalanta, ha raccontato l’azzurra.

«La giornata di sabato per me è stata emotivamente durissima. Ho pianto un’ora per la vittoria buttata al vento», ha confidato dopo il quarto sigillo in carriera sulla storica Oreiller-Killy. «Sono ripartita da lì, dalla voglia di riscatto. Come di fatto è stata tutta la mia carriera, fatta di ripartenze, di tanta voglia di risalire».

Alle sue spalle, sempre più insidiosa, Alice Robinson: la neozelandese, già gigantista di livello, è ormai anche velocista di valore assoluto. In classifica generale guida Mikaela Shiffrin con 558 punti, seguita da Robinson a quota 484; terza, grazie al primo acuto stagionale, Goggia con 372. Robinson è scesa subito dopo l’azzurra, chiudendo a soli 15 centesimi. Non sorprende quindi la prudenza prima di festeggiare: «Ho sciato bene, ma in alto mi sono lasciata un bel margine di sicurezza. Ma meglio così se è bastato».

Terza, complice un errore di linea dopo un salto, Lindsey Vonn. Bene anche Elena Curtoni, a conferma che — pur senza Federica Brignonela squadra delle velociste italiane resta competitiva.

Sulle nevi di casa, i gigantisti azzurri hanno faticato: oltre a Vinatzer 14°, in classifica anche Tobias Kastlunger 25° e Filippo Della Vite 27°. Il trentino Luca De Aliprandini non ha centrato la qualificazione alla seconda manche. Motivi di riflessione in vista dei grandi appuntamenti, anche se Vinatzer — forte dell’ottimo avvio di stagione — è partito per la prima volta con il pettorale 8, entrando nell’élite della specialità.

Sulla Gran Risa ha primeggiato l’austriaco Marco Schwarz, polivalente trentenne. Con lui sul podio Lucas Pinheiro Braathen, in gara per il Brasile, e l’altro austriaco Stefan Brennsteiner. È stata una prova complessa e atipica per più aspetti: neve permissiva e tracciati rotondi che spingevano più all’eleganza che alla pura velocità. Ne hanno risentito anche i fuoriclasse: Marco Odermatt ha chiuso 6°, risultato sotto gli standard, mentre il norvegese Henrik Kristoffersen è 11°.

Domani in Alta Badia si chiude con lo slalom speciale. Vinatzer, deluso dal gigante — «ho provato a spingere ma con questa neve non andava» — promette riscatto tra i rapid gates. Pausa natalizia invece per le ragazze, che torneranno in Austria nel prossimo fine settimana a Semmering, la montagna dei viennesi, con un gigante sabato e uno slalom domenica.