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Calcio

Il Vittoria passa il turno di Coppa, eliminato il Niscemi ai calci di rigore

Biancorossi molto più efficaci degli ospiti durante i tiri dal dischetto

Redazione Ragusa

15 Ottobre 2025, 20:40

Il Vittoria passa il turno di Coppa, eliminato il Niscemi ai calci di rigore

La formazione del Vittoria (foto Vincenzo Russo)

VITTORIA 0
NISCEMI 0
5-3 (DCR)

VITTORIA: Malandrino, Purità (21’st Zappalà), Cacciola, Leggio, Sferrazza, Amenta, Welle, Solomon, Ankovic (13’st Cappello), Francofonte, Lucarelli (13’st Cocimano). All: Campanella.
NISCEMI: Dibba, Petrucci, Messina (39’st Trovato), Mauro (39’st Urruty), Martinez, Rossi, Diaw, Pausata (48’st Migliorisi), Bojang (19’st Aramburu), Parisi (22’st D’Agosto), Hardes. All: Comandatore.
ARBITRO: Canicattì di Agrigento
SEQUENZA CALCI DI RIGORE: Cacciola (gol), Trovato (gol), Francofonte (gol), Petrucci (gol), Zappalà (gol), Aramburu (parato), Amenta (gol), Hardes (gol), Cocimano (gol).


Un passo avanti in coppa, uno indietro sul rettangolo di gioco. Il Vittoria batte ai calci di rigore un Niscemi gagliardo ma non si esalta sotto il profilo della prestazione. Rispetto al campionato, i biancorossi di Campanella stentano nel match infrasettimanale: è il terzo pareggio di fila in Coppa Italia tra sedicesimi e ottavi di finale. E per uscire dall’impasse del doppio 0-0 contro il Niscemi, ci sono voluti alla fine i calci di rigore, con Cocimano e compagni questa volta infallibili dagli undici metri. L’unico errore di Aramburu (parato da Malandrino. Il ragazzo continua ad accumulare esperienza preziosa per il suo futuro) consegnerà di fatto i quarti di finale alla squadra di Giovanni Campanella.


Non è stata una bella partita. Sul fronte di casa, vuoi per un turnover quasi obbligato (per il Vittoria la seconda partita in tre giorni, e sabato si va in casa della Messana) vuoi per l’assenza di Bossa (senza di lui si profila qualche interrogativo di troppo in mezzo al campo) sta di fatto che la vicecapolista del girone nel primo tempo rischia di prenderle a più riprese. Diaw, Bojang (entrambi ex) e Parisi fanno a gara a chi sbaglia di più, costringendo il puntuale Sferrazza (che si rivede fra i titolari) a metterci una pezza in un paio d’occasioni. Perché il Vittoria corre, e anche tanto a centrocampo, con i suoi polmoni inesauribili Solomon e Leggio, ma all’occorrente non trova mai l’imbucata per un Ankovic pure quest’oggi evanescente. La sintesi del primo tempo se ne va così: il Niscemi regala, il Vittoria ringrazia.

Nella ripresa Campanella annusa l’incognita. Meglio correre ai ripari; dentro l’artiglieria pesante con Cocimano, Cappello e Zappalà. I residui del Niscemi pian piano vanno esaurendosi (ma la squadra di Comandatore è un’altra rispetto a quella osservata due settimane fa in campionato), il Vittoria prende campo e torna a non concedere più. Ma è in avanti al solito che mancano soluzioni. Se Cocimano e Lucarelli (nel frattempo sostituito) non si accendono, il gol può diventare un serio problema. Lo 0-0 alla fine chiude i tempi regolamentari. I rigori vanno al Vittoria, per il Niscemi la consolazione di uscire dalla coppa a testa alta.

Andrea La Lota