comune di Catania
La Greca da assessore a consulente esterno, interrogazione del M5s: «Perché richiamare proprio lui?»
I consiglieri Gianina Ciancio e Graziano Bonaccorsi chiedono chiarimenti al sindaco Trantino e alla giunta su diversi profili rispetto alla scelta
Paolo La Greca
I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio, hanno depositato un’interrogazione urgente per fare luce sul conferimento dell’incarico di “Esperto del Sindaco in materia di pianificazione urbanistica e territoriale” a Paolo La Greca, già vicesindaco e assessore all’Urbanistica, che si era dimesso appena due mesi prima per “sopravvenuti impegni accademici”.
La funzione è stata messa a bando tramite avviso pubblico il 2 ottobre 2025, per una durata di dodici mesi e un compenso pari a 25.700,81 euro, quando non era ancora stato nominato il nuovo assessore. A distanza di un mese, l’incarico è stato affidato allo stesso ex amministratore.
I consiglieri chiedono chiarimenti al sindaco e alla giunta su diversi profili: la compatibilità dell’affidamento con i divieti di inconferibilità previsti dal D.Lgs. 39/2013, che impone un periodo di due anni per gli ex amministratori prima di poter ricevere incarichi dall’ente; il rispetto del principio di “estraneità all’amministrazione” richiesto dall’avviso, elemento difficilmente conciliabile con un ex vicesindaco dimessosi da poche settimane; l’eventuale conflitto di interessi, da verificare attraverso l’apposita dichiarazione; il numero delle candidature pervenute e le motivazioni che hanno condotto alla scelta; l’estensione dei poteri attribuiti all’esperto, in particolare con riferimento alla redazione del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG).
Si chiedono inoltre chiarimenti sulle affermazioni rese dal sindaco in Aula l’11 novembre, quando ha dichiarato che l’ex assessore “poteva anche chiedere qualcosa in più”, circostanza che lascerebbe supporre una possibile definizione preventiva di compenso e incarico rispetto alla pubblicazione dell’avviso.
Particolare rilievo assume la richiesta di spiegare perché l’Amministrazione abbia ritenuto indispensabile ricorrere a una consulenza esterna proprio in favore dell’ex vicesindaco e se esista una motivazione scritta che attesti sia l’indispensabilità dell’incarico sia l’assenza di professionalità interne disponibili, come previsto dall’articolo 7 del D.Lgs. 165/2001 e ribadito dalla Corte dei conti nella sentenza n. 1/2024 del 29 maggio 2024.
“Si tratta di un incarico delicatissimo – dichiarano i consiglieri – e l’Amministrazione deve spiegare perché non abbia fatto ricorso a professionalità interne e perché, a così breve distanza dalle dimissioni, si sia ritenuto opportuno e necessario richiamare proprio l’ex vicesindaco che aveva appena lasciato l’incarico proprio per mancanza di tempo. Serve la massima trasparenza”.
L’interrogazione sarà discussa nella prima seduta utile del question time in Consiglio comunale.