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Regionali, il centrosinistra si conferma in Puglia e Campania. Il Veneto resta al centrodestra a trazione leghista
Gli exit poll e le prime proiezioni non lasciano margini a dubbi. Alberto Stefani, Antonio Decaro e Roberto Fico verso la presidenza. La Lega doppia Fdi in Veneto. In aggiornamento
Due a uno. Come cinque anni fa. La Campania e la Puglia restano al centrosinistra, il Veneto al centrodestra. È il risultato delle elezioni regionali che si sono svolte domenica e lunedì. Gli exit poll e le prime proiezioni non lasciano spazio a dubbi. In tutte e tre le Regioni il margine tra vincitori e sconfitti è ampio.
Si avviano quindi a diventare presidente Antonio Decaro (Pd) in Puglia, Roberto Fico (M5s) in Campania e Alberto Stefani (Lega) in Veneto.
Per la seconda proiezione Opinio Rai sulle elezioni Puglia in Puglia, Antonio Decaro si attesta al 66,9% mentre la coalizione di centrosinistra che lo sostiene al 66,5%. Luigi Lobuono, candidato del centrodestra è al 31,7% mentre la coalizione al 32,7%.
Seconda proiezione Consorzio Opinio Italia per Rai anche per il Veneto, con una copertura del campione del 14%: il candidato del centrodestra Alberto Stefani è al 61,3%, il candidato del campo largo Giovanni Manildo è al 30,5% mentre Riccardo Szumski (Resistere Veneto) è al 6,2%. La coalizione in sostegno di Stefani è al 63,3%, quella in appoggio di Manildo è al 28% mentre per Szumski è al 5,8%.
Seconda proiezione in Campania, con una copertura del campione del 16%: Fico è al 58% (coalizione 59,2%) mentre il candidato del centrodestra Edmondo Cirielli è al 36,5% (coalizione 35,7%). Il candidato Giuliano Granato (Campania Popolare) è al 2,7% (2,2%).
L'affluenza definitiva media nelle tre regioni si attesta al 43,64%, quattordici punti in meno rispetto al 2020 quando andò a votare il 57,6% degli aventi diritto. Nel dettaglio: in Veneto affluenza al 44,64% contro il 61,16% delle ultime consultazioni. In Campania affluenza al 44,06%. In Puglia ha votato il 41,83% degli elettori. Per la città di Napoli, l'affluenza definitiva è stata del 39,59%. Alle scorse elezioni regionali, nel 2020, l'affluenza era stata del 46,10%.
Esulta il Pd. «Possiamo adesso commentare, dopo gli exit poll, le proiezioni perché i trend sono molto chiari e ci saranno credo scostamenti lievi - afferma Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, commentando nello speciale elezioni del Tg3 il voto - Stiamo di fronte al voto di tre grandi regioni, che rappresentano una fetta ampia della popolazione italiana e i cui risultati, sommati a quelli delle precedenti sette regioni in cui si è andati al voto, delineano un risultato per ben 10 regioni. E in tutte queste regioni, parliamo di più di metà del Paese, il Pd è sempre cresciuto e credo che sarà il primo partito in Campania e Puglia. E potremmo scoprire che il centrosinistra è maggioranza. Comunque il messaggio è chiaro: il centrosinistra quando è unito è in grado di costruire un'alternativa a questo governo».
L'attenzione si sposta ora sui risultati delle liste. Particolarmente atteso il derby in Veneto tra Lega e Fratelli d'Italia. Secondo le proiezioni sulle liste di Swg per la7, la Lega doppia praticamente Fdi, il Pd è sopra il partito della premier. In particolare, la Lega è 36,40%, il Pd a 18,20% e Fdi a 17,50%. Forza Italia sarebbe invece al 5,3%