Conferma e rilancia, il presidente di Noi Albergatori Giuseppe Rosano, quanto scritto ieri da La Sicilia, denunciato dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale Paolo Cavallaro, in tema di uso distorto che l’amministrazione comunale fa dei proventi della tassa di soggiorno.
Da un accesso agli atti Cavallaro ha «scoperto» che con l’imposta di soggiorno l’amministrazione paga – tra le altre cose – retribuzione e contributi per la polizia municipale, e altre spese non pertinenti in modo diretto con la materia turistica, come invece previsto dal legislatore e sottoscritto dalla Corte dei conti.
«Noi Albergatori plaude all’iniziativa di questi esponenti del Consiglio – dice Rosano – che stanno intraprendendo azioni concrete per fare chiarezza su come venga spesa l’imposta. Come si sa viene versata dai turisti e il legislatore ha previsto venga utilizzata esclusivamente in materia di sostegno al turismo, anche con interventi per la fruizione dei beni culturali. Ma non certo per pagare stipendi e contributi ai vigili urbani, feste di quartiere e illuminazione: spese dispendiose che non portano alcun pernottamento e nessun beneficio all’economia della città».
Rosano dà dei suggerimenti: «Una priorità è quella di creare nuovi e funzionali parcheggi. Per esempio, i parcheggi scambiatori che non si riescono a realizzare nella nostra città. Poi per il miglioramento dei servizi ai turisti, come quello di beneficiare di toilette pubbliche e non dei cessi – scandito in maniera dispregiativa ndr – che abbiamo noi e che mettiamo a disposizione della gente. Noi stessi albergatori – prosegue – ci siamo dovuti adoperare andando in giro per i vari bar e dire ai titolari “attenzione, quando arrivano i turisti, abbiate pietà e accettate che possano utilizzare i vostri bagni”».
Rosano ha partecipato a qualche commissione consiliare: «Abbiamo esplicitato che non si può continuare, in una città turistica, ad avere quei servizi igienici (spesso chiusi, difettano di cura e manutenzione). I proventi della tassa di soggiorno vanno spesi anche per eventi culturali. Non certo per accontentare i quattro amici per fare la festa di quartiere». Nel 2025 previsto un incasso di 3 milioni di euro: «Cifra considerevole: andrebbe programmato come si utilizzarla», dice Rosano.
Il regolamento prevede una Consulta speciale per questo, con i rappresentati di categoria: ma nel 2025 non si è mai riunita. Ammesso che esista: secondo Cavallaro, che su questo sta predisponendo un’interrogazione, dopo la modifica del regolamento non sarebbe mai stata redatta la nuova composizione. Rosano ricorda che all’inizio si è riunita, ma come un atto proforma, di sicuro non è più stata convocata: «Chissà perché», dice sarcastico. Poi spiega: «Il regolamento prevede che noi dovremmo partecipare per cercare di capire insieme come spendere i soldi incassati. Noi siamo in grado di prevedere anche quanti turisti avremo nel 2026, e suggerire i servizi da mettere loro a disposizione per migliorare il decoro della città. E invece fanno tutto da soli, senza interpellarci. Evidentemente non vogliono, visto che noi chiediamo conto e ragione su come vengano spesi questi soldi».