×

Plaia

Salta la soglia di tracimazione: il canale Arci si "rituffa" in mare

Le piogge abbondanti dei giorni scorsi hanno permesso alle acque, provenienti anche dalla zona industriale, di superare l'ultima barriera: schiuma e cattivi odori

03 Ottobre 2025, 00:36

03 Ottobre 2025, 00:34

Salta la soglia di tracimazione: il canale Arci si "rituffa" in mare

Canale Arci, cronaca di un inquinamento annunciato?

La domanda è lecita, considerata la qualità delle acque che ieri pomeriggio dalla zona industriale sono arrivate fino al mare della Plaia. La schiuma è più che visibile dalla foto che pubblichiamo, che non può restituire l’olezzo emanato, di natura non identificabile.

In realtà era da almeno tre giorni che l’alveo dell’Arci si era riempito d’acqua e proprio lì era quasi impossibile sporgersi per l’odore più che insopportabile. A “fermare” la corsa verso il mare del flusso d’acqua era stata una duna naturale sulla spiaggia. Ieri, però, superata.

Più a monte, alla confluenza dei canali Pantano e Arci, a inizio estate Sidra aveva realizzato una soglia di tracimazione proprio per rallentare il flusso delle acque al mare (trattasi sì di acqua piovana, ma anche degli scarichi di acque dalle aziende insediate alla zona industriale, che si presume siano autorizzati e con acque depurate come previsto dalla normativa) e a supporto erano state attivate le pompe di rilancio delle acque al depuratore. La stessa Sidra, “forte” della tenuta estiva della soglia, non senza impegno ovviamente, stava monitorando la situazione e, stando a quanto affermato a “La Sicilia” dal presidente Mario Di Mulo, l’attenzione era altissima.

Appena martedì 30 settembre da Di Mulo ci era stata assicurata la «rimozione della soglia solo in caso di eventi piovosi importanti, e comunque la rimozione definitiva al 15 ottobre». Il giorno successivo era stata confermata la tracimazione, «ma è tutto sotto osservazione - aveva detto il presidente - finché possiamo evitiamo di far arrivare a mare». Ieri la presa d’atto: «Purtroppo ha piovuto troppo e la soglia non regge».

La domanda (che non avrà mai risposta) è: quali valori avrebbero trovato Asp, o ancora meglio Arpa, se ieri avessero effettuato prelievi di acque per le relative analisi?

Del resto la querelle sui canali che sfociano a mare e la qualità delle acque è in corso già da tempo, ma ancora non si è trovata una soluzione definitiva. Ma, viene da chiedersi, davvero la tutela dell’ambiente e del mare vale solo in estate?