Mark Epstein: «Jeffrey non si è suicidato, è stato ucciso; le mail confermano che Trump mente»

«Spero e credo che queste nuove informazioni possano essere utili a chiarire le circostanze dell’omicidio di mio fratello». Lo afferma Mark Epstein, il fratello di Jeffrey che non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio, in un’intervista a La Repubblica, in merito alle rivelazioni contenute nelle mail diffuse ieri su Trump. «Non sapevo che sarebbero usciti - dice -, non sono stato coinvolto nella loro ricerca e nella loro pubblicazione. Francamente, non sono davvero interessato al caso di Jeffrey sul piano dei dettagli di cosa aveva fatto, perché ormai lui è morto. Quello che invece mi interessa molto è chiarire le circostanze relative al suo omicidio». Jeffrey «non aveva alcuna intenzione di togliersi la vita, voleva difendersi per scagionarsi, e io resto convinto che sia stato ucciso».

Sul contenuto delle mail, dalle quali si evince che il presidente Trump era a conoscenza delle sue attività con le ragazze e che aveva passato alcune ore con una delle vittime, Mark Epstein dice: «Non mi sorprendono minimamente. Sono solo la conferma che Trump è un bugiardo, quando dice che non conosceva e non frequentava mio fratello. Racconta una quantità incredibile di stronzate».