Lo shutdown paralizza l'America: stop ai voli dal JFK di New York, ansia per i dipendenti italiani dell'Amministrazione Usa
E un giudice federale del Rhode Island ha ordinato all’amministrazione Trump di stanziare immediatamente 5-6 miliardi di dollari dai fondi di riserva, indispensabili per garantire aiuti alimentari a 42 milioni di americani ogni mese
Negli Stati Uniti continua a provocare rallentamenti e difficoltà lo shutdown federale che da un mese blocca numerosi servizi essenziali. La Federal Aviation Administration (FAA) ha segnalato oggi che la carenza di personale nei centri di controllo di New York (incluso JFK e LaGuardia), Indianapolis e Boston sta causando un grave blocco del traffico aereo. I passeggeri negli aeroporti newyorkesi lamentano ritardi medi di oltre due ore, con situazioni analoghe a Dallas, Boston, Houston e Phoenix.
Il protrarsi del blocco ha un impatto diretto non solo sui voli ma anche sulla vita quotidiana di milioni di americani. La paralisi sta infatti colpendo programmi cruciali come quello nazionale contro la fame: un giudice federale del Rhode Island ha ordinato all’amministrazione Trump di stanziare immediatamente 5-6 miliardi di dollari dai fondi di riserva, indispensabili per garantire aiuti alimentari a 42 milioni di americani ogni mese. Un analogo provvedimento è stato disposto da un giudice del Massachusetts, con scadenza per il pagamento degli aiuti fissata al primo novembre.
Nel frattempo Donald Trump, parlando ai media al suo arrivo in Florida, ha ribadito la disponibilità a incontrare i democratici a patto che «riaprano il Paese», definendoli «pazzi» per il prolungarsi dello shutdown. Il Presidente è tornato anche ad attaccare l’Obamacare, definendolo «un disastro» che «va cambiato».
Anche in Italia si registrano ripercussioni politiche e sociali a causa dello stop negli Stati Uniti. La deputata del PD Debora Serracchiani ha scritto una interrogazione ai ministri della Difesa e del Lavoro affinché il Governo italiano intervenga per garantire il pagamento degli stipendi ai lavoratori civili delle basi militari statunitensi in Italia, in particolare ad Aviano. Serracchiani invita ad adottare misure analoghe a quelle della Germania, che ha deciso di coprire gli stipendi del personale civile delle basi USA nel suo territorio, per evitare che questi lavoratori restino senza pagamenti in un clima di incertezza e con ripercussioni sociali rilevanti.
La situazione politica negli Stati Uniti resta tesa. Per superare l’impasse, il Presidente Trump ha chiamato il Senato a rimuovere la regola ostruzionistica del filibuster, che richiede 60 voti per approvare una legge, per permettere alla maggioranza repubblicana, che dispone di 53 seggi, di riaprire il governo bypassando l’opposizione democratica. In un post su Truth, Trump ha detto che è «giunto il momento per i repubblicani di utilizzare la ‘opzione nucleare’ e sbarazzarsi dell’ostruzionismo, subito».