Sassi contro il pullman dei tifosi, ucciso l'autista: si stringe il cerchio intorno agli assassini, la verità in una chat su Whatsapp

La Polizia sta restringendo il cerchio su una decina di sostenitori della Sebastiani Rieti sospettati di aver preso parte all’aggressione al pullman dei tifosi toscani, durante la quale è morto uno degli autisti, colpito da una pietra. Possibili sviluppi potrebbero arrivare già in giornata sull’agguato avvenuto ieri sera lungo la superstrada tra Rieti e Terni.

CHI ERA RAFFAELE, L'AUTISTA MORTO

Indizi ritenuti potenzialmente decisivi per ricostruire la dinamica sarebbero emersi dall’analisi di alcune chat WhatsApp, in cui si farebbe riferimento a una “missione punitiva” pianificata da almeno tre tifosi della Sebastiani Basket Rieti, ora sospettati di aver partecipato all’azione. Le loro posizioni sono attualmente al vaglio del pm Lorenzo Francia e degli investigatori della Squadra mobile e della Digos di Rieti.

VIDEO: IL BUS COLPITO DAI SASSI

Secondo quanto trapela, emergono inoltre elementi riconducibili a movimenti dell’estrema destra nell’ambiente della tifoseria reatina finita sotto osservazione. Si tratterebbe di appartenenti alla “Curva Terminillo”, già noti alle forze dell’ordine per precedenti segnalazioni legate a momenti di tensione durante partite al PalaSojourner con altre tifoserie ospiti. L’assalto, compiuto con pietre e mattoni, ha colpito un autobus con a bordo 45 sostenitori del Pistoia Basket. Le indagini proseguono per identificare tutti i responsabili. Si cerca intanto il Dna sulla pietra che ha ucciso Raffaele Marianella.