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Tragedia

Carabinieri morti nel Veronese, il comandante Papagno: «Nessuno poteva aspettarsi un gesto di tale follia»

Una donna ha dato fuoco a una bombola durante una perquisizione: i fratelli sono stati arrestati e lei ricoverata

Redazione La Sicilia

14 Ottobre 2025, 15:04

16:31

Carabinieri morti nel Veronese, il comandante Papagno: «Nessuno poteva aspettarsi un gesto di tale follia»

«Un gesto assolutamente folle. I nostri carabinieri stavano guadagnando l’accesso all’abitazione e mentre salivano per le scale sono stati colpiti da questa fortissima esplosione causata dalla deflagrazione di una bombola di gas, proprio da uno dei soggetti che occupavano l'abitazione». Così il colonnello Claudio Papagno, comandante provinciale dei Carabinieri di Verona, descrive quanto accaduto la notte scorsa a Castel d’Azzano, dove una casa è stata fatta esplodere dai suoi inquilini con un bilancio di tre militari morti.

Nello specifico «la deflagrazione è stata causata dalla donna (Maria Luisa Ramponi) che con un accendino ha dato fuoco alla bombola di gas già accesa», ha spiegato Papagno. «Stavamo eseguendo dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria - ha aggiunto - ma nessuno poteva aspettarsi un gesto di tale follia».

I carabinieri stavano eseguendo un decreto di perquisizione: «Dalla visione che avevamo fatto precedentemente con dei droni, avevamo visto che sul tetto c'era una serie di bottiglie molotov, quindi c'era il concreto pericolo che ci potessero essere armi ed esplosivi all’interno».

I fratelli Ramponi «sono stati catturati tutti e tre, attualmente sono in stato di arresto e la loro posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria». Maria Luisa Ramponi «è attualmente in ospedale ricoverata». All’interno dell’abitazione, al momento dell’esplosione, c'era solo lei: «I due fratelli erano in un cortile e alla nostra vista sono subito fuggiti». Uno, Dino, è stato catturato quasi subito. L’altro, Franco, è stato catturato in mattinata.

Intanto si apprende che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiesto al Consiglio dei ministri di rispettare un minuto di silenzio in memoria e in onore dei tre Carabinieri deceduti nell’esplosione di oggi. Inoltre, per le tre vittime sono stati deliberati i funerali di Stato e sarà dichiarato il lutto nazionale nelle giornate di oggi e nel giorno delle esequie.