«Sono emozionato – ha detto Guidara già premio Best Young Chef Michelin nel 2023 – e dico grazie alla mia squadra, alla direzione e alla proprietà, che sono stati sempre lì a supportarmi».
Accanto a questo traguardo, arriva anche un riconoscimento speciale per Catania: il ristorante Sapio, guidato dallo chef Alessandro Ingiulla, ottiene la menzione “Passion Dessert”, premio attribuito ai locali che si distinguono per l’eccellenza e la creatività della proposta dolce, considerata ormai un momento narrativo decisivo dell’esperienza a tavola.

Alessandro Ingiulla chef di Sapio a Catania
«Siamo onorati - ha dichiarato Ingiulla - che la Guida abbia notato la cura e la dedizione che mettiamo nel chiudere con i dessert il cerchio di un’esperienza che desideriamo possa essere sempre memorabile per i nostri ospiti. I dolci non sono mai stati un epilogo ornamentale nella nostra cucina e non possono mai essere considerati un aspetto secondario dell’esperienza».
Per il resto, la Sicilia conferma tutte le sue stelle: 18 ristoranti a una stella e 4 ristoranti a due stelle, un risultato che testimonia maturità, solidità e continuità di una scena gastronomica che negli ultimi anni si è affermata come una delle più vivaci del Paese e delle più ricercate dai turisti, soprattutto stranieri.
La cerimonia della Guida Michelin 2026 si è svolta al Teatro Regio di Parma, dove sono stati presentati i nuovi ingressi dell’edizione. In totale, 22 ristoranti italiani conquistano la loro prima stella: dal Le Petit Bellevue in Valle d’Aosta ai due nuovi riconoscimenti liguri, Cracco Portofino e Rezzano Cucina e Vini, passando per la Lombardia — dove emerge anche il giovane chef Emin Haziri — e per il Trentino-Alto Adige, che aggiunge Porcino e Quellenhof Gourmetstube 1897 al suo già ricco panorama.
Nuove stelle brillano anche in Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio — dove Al Madrigale ottiene anche il premio Apertura dell’Anno — Marche, Abruzzo, Campania e Sardegna. Un mosaico nazionale che esprime un forte rinnovamento: sei nuovi ingressi complessivi e molti chef sotto i 30 o i 35 anni, come Mattia Pecis di Cracco Portofino, Jorg Giubbani in Liguria, o Marco Verginer in Alto Adige.
In mezzo a questo panorama in piena trasformazione, la Sicilia si distingue per la sua "stabilità luminosa" e per il salto di qualità firmato da Guidara, mentre Ingiulla e Sapio ricordano che anche l’arte del dessert può diventare un punto di forza identitario. Un’Isola che non solo conferma, ma continua a crescere.
L'elenco dei ristoranti siciliani nella Guida Michelin 2026
DUE STELLE
Isola Vulcano - I Tenerumi
Licata - La Madia
Ragusa - Duomo
Taormina - St. George by Heinz Beck
UNA STELLA
Bagheria - Lìmù
Bagheria - I Pupi
Catania - Coria
Catania - Sapio
Isola Vulcano - Il Cappero
Linguaglossa - Shalai
Malfa - Signum
Marina di Ragusa - Votavota
Noto - Crocifisso
Palermo - Mec Restaurant
Ragusa - Locanda Don Serafino
Riposto - Zash
Siracusa - Cortile Spirito Santo
Taormina - La Capinera
Taormina - Otto Geleng
Taormina - Principe Cerami
Taormina - Vineria Modì
Terrasini - Il Bavaglino