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il caso

Caro voli per la Sicilia a Natale? Per Aricò è «un allarme ingiustificato»

Dati contro. L’assessore regionale risponde alle analisi delle associazioni consumatori Codacons e Assoutenti: «Prezzi reali più bassi». E fa un test pratico: «Prenotando non il 24 ma il 21 dicembre si spende meno della metà»

Leandro Perrotta

01 Dicembre 2025, 07:00

Caro voli per la Sicilia a Natale? Per  Aricò è «un allarme ingiustificato»

Si avvicinano le feste natalizie, e come ogni anno torna lo spauracchio del caro voli. A lanciare l’allarme è l’associazione consumatori Assoutenti che va nello specifico con un’analisi su varie tratte, prezzi alla mano. «Per volare in Italia durante le festività, partendo il 24 dicembre e tornando il 6 gennaio, si spende un minimo di 505 euro per andare da Torino a Palermo, e ben 492 euro per volare da Pisa a Catania» analizza l’associazione. Una operazione ripetuta anche dal Codacons, che parla di un aumento «del 900 per cento», ovvero nove volte più della media delle tariffe in periodi “normali”. «Il volo Milano-Palermo del 23 dicembre - scrive il Codacons - parte da 170 euro rispetto alla spesa minima di 17 euro che serve per affrontare la stessa tratta volando martedì 13 gennaio. Da Milano a Catania il biglietto del 23 dicembre costa 178 euro, il 790% in più rispetto ai 20 euro del 13 gennaio». E l’associazione consumatori annuncia che sul caso ha presentato una nuova segnalazione ad Antitrust, ministero dei Trasporti ed Enac.

Il "test" sul sito di Ita

L’allarme, però, «non è giustificato». E a dirlo è Alessandro Aricò, assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità. «È chiaro che simulando una prenotazione per i due giorni più trafficati dell’anno si abbiano tariffe massime così alte. La realtà è che prenotando in altri giorni, ancora oggi, le tariffe reali sono molto più basse». Contattato da La Sicilia per commentare le analisi fatte dalle associazioni consumatori, Aricò propone di «fare una semplice operazione: collegarsi al sito di Ita, l’operatore che dalla Sicilia ha i prezzi medi più alti, e vedere per le giornate antecedenti. Ad esempio - prosegue - prenotando una andata da Roma verso Catania, che ricordo è anche la tratta più trafficata d’Europa, e partendo tre giorni prima, il 21 dicembre, la tariffa proposta bagaglio a mano compreso è di 188 euro, meno della metà. E se volessi tornare mercoledì 7 gennaio il volo di ritorno mi costerebbe 117 euro. Con il rimborso del 50 per cento che riserviamo agli studenti siciliani con Isee inferiore a 15mila euro, il volo costerebbe 58 euro. E il nostro rimborso è fino a 150 euro a biglietto. E in ogni caso lo sconto per tutti i residenti in Sicilia è del 25 per cento».

La continuità territoriale da Comiso

L’analisi dell’assessore si fa poi più di sistema: «Dobbiamo considerare che sono voli di linea, le compagnie hanno un numero di posti limitato ed è una dinamica perfettamente normale che può essere evitata prenotando i voli con anticipo. E non di mesi, basta pensarci a inizio dicembre. Aggiungo - prosegue Aricò - che per la Sicilia abbiamo anche tariffe medie nell’anno inferiori a quelle della Sardegna, dove invece vige per la quasi totalità delle tratte la continuità territoriale. Ma se da Cagliari si vola con una media di oltre 70 euro, da Catania e Palermo nell’anno si spende molto meno». L’assessore ribadisce il tema riferendosi «a chi dall’opposizione ci ha attaccato su questo, come Italia Viva». Ricorda quindi «che i due voli quotidiani per Comiso da Milano Linate e Roma Fiumicino hanno un prezzo di circa 70 euro per tratta. E questo ci costa già milioni di euro». Per la precisione, la stima che ha fatto la Regione sull’investimento per i voli dall’aeroporto Ibleo in continuità territoriale, operati da Aeroitalia dal 1° novembre 2025 al 31 ottobre 2028, è di 25,5 milioni di euro, di cui il 60% è coperto da fondi della Regione Siciliana, il resto con risorse dello Stato.

Più cari anche carburanti e treni

L’analisi di Assoutenti non si limita però al caro-voli, ma si estende ai carburanti. «Un litro di gasolio in modalità self costa in media in Italia 1,712 euro/litro, in rialzo del +6,4% rispetto a un mese fa, pari ad una maggiore spesa da +5,2 euro a pieno, mentre la benzina è in aumento del +3,1%». E lo stesso vale per i treni: «Ipotizzando un viaggio di sola andata sabato 20 dicembre con collegamenti alta velocità, servono almeno 199 euro per la tratta Torino-Reggio Calabria, 185 euro da Milano a Reggio Calabria.

Sicilia Express: disponibile entro il 10 dicembre

E per attraversare lo Stretto? Aricò ricorda: «A breve avremo di nuovo il Sicilia Express». Si tratta anche della convenzione che la Regione siciliana ha rinnovato - con 225mila euro - con Trenitalia per un convoglio speciale dal Nord Italia alla Sicilia a prezzi calmierati. La scorsa estate, ad esempio, il costo partiva da 29,9 euro. Ma sui social e nei gruppi Telegram è già allarme: nel sito i posti risultano non disponibili. «Tutto normale - afferma l’assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricò - semplicemente dobbiamo ancora rendere disponibile l’acquisto. Annunceremo il provvedimento entro il 10 di dicembre».