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il provvedimento

Da mercoledì stop al telemarketing molesto: ma sarà davvero così?

Nuova stretta Agcom per le 15 miliardi di telefonate all’anno per un giro d’affari che supera i 3 miliardi di euro. Su questo mercato, spesso invadente, scatterà un provvedimento per contenere le chiamate indesiderate che colpiscono la quasi totalità dei cittadini dotati di telefono

Fabio Russello

15 Novembre 2025, 17:42

Da mercoledì stop al telemarketing molesto: ma sarà davvero così?

Nuova stretta Agcom. Numeri imponenti: 15 miliardi di telefonate all’anno per un giro d’affari che supera i 3 miliardi di euro. Su questo mercato, spesso invadente, scatterà da mercoledì una nuova stretta per contenere le chiamate indesiderate che colpiscono la quasi totalità dei cittadini dotati di telefono.

Dal 19 novembre entra infatti in vigore il divieto per le chiamate commerciali provenienti dall’estero che mascherano numerazioni mobili italiane. La misura segue il primo blocco anti-spoofing attivato il 19 agosto, quando l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) rese operativo il filtro sulle finte numerazioni fisse nazionali.

Nel dettaglio, da martedì le telefonate originate fuori dai confini che utilizzano un numero mobile italiano saranno sottoposte a una verifica tecnica immediata, volta ad accertare l’esistenza reale dell’utenza, il soggetto a cui è assegnata e la sua effettiva collocazione. Il sistema controllerà sia l’operatore di appartenenza, tramite il database nazionale della portabilità, sia se la chiamata proviene legittimamente in roaming internazionale oppure se il numero è stato falsificato. Le comunicazioni che non supereranno tali controlli verranno bloccate automaticamente.

Inoltre, il 6 novembre l’Agcom ha approvato una delibera che amplia il perimetro d’intervento: nel blocco in partenza mercoledì rientrano anche le numerazioni relative ai servizi mobili e personali specializzati, come quelli satellitari o dedicati alla comunicazione tra dispositivi (machine-to-machine). La stessa delibera prevede il blocco delle chiamate dall’estero per gli operatori mobili che non abbiano implementato le misure previste dalla delibera n. 106/25/CONS per verificare se il numero chiamante appartenga a un utente realmente in roaming internazionale. In conseguenza di ciò, per tali operatori il roaming all’estero risulterà sospeso, per le chiamate dirette verso l’Italia, fino all’adeguamento.

Resta però necessaria prudenza sulle aspettative. Il Codacons avverte: «Da mercoledì le chiamate indesiderate diminuiranno, ma non scompariranno totalmente». L’associazione precisa: «Continueranno ad arrivare a destinazione le chiamate provenienti da call center legali che operano dall’Italia, quelle dall’estero con numerazione non italiana, quelle che utilizzano finte numerazioni italiane ma che partono effettivamente dal territorio nazionale, e le telefonate da numeri fissi stranieri realmente esistenti. Infine, vanno considerate le contromisure che saranno adottate dai call center illegali, i quali utilizzano tecnologie sempre più sofisticate per aggirare blocchi e divieti e colpire gli utenti».

L’impatto economico resta significativo: nel solo comparto luce e gas, le telefonate commerciali ingannevoli e i contratti piazzati con pratiche aggressive comportano per le vittime una spesa mediamente superiore dal 10% al 20% rispetto alle tariffe di mercato, per un danno complessivo stimato in circa 2 miliardi di euro l’anno.