Palermo
«C’è una ragazza a terra le hanno sparato...» il racconto di una testimone
Gli spari a Piazza Nascè, la confusione di quegli attimi, la paura descritta da una giovane che passava da quella zona.
Stava rientrando a casa in auto dopo aver trascorso un sabato sera come tanti, in compagnia di amici, quando qualcosa lungo il tragitto ha attirato la sua attenzione. Martina Guarcello si trovava alla guida quando, all’improvviso, quattro volanti della polizia l’hanno superata a grande velocità, con le sirene spiegate.
Un dettaglio che le ha fatto immediatamente capire che non si trattava di un intervento ordinario: «A piazza Nascé c’è una ragazza per terra, probabilmente le hanno sparato», le dicono alcuni passanti. La conferma è arrivata pochi istanti dopo, quando una delle volanti si è accostata su via Roma. Martina ha notato alcuni agenti scendere rapidamente dal mezzo e indossare il giubbotto antiproiettile, un particolare che lasciava presagire la gravità della situazione. «In quel momento ho realizzato che era successo qualcosa di grosso», racconta.
Pochi metri più avanti, arrivata a piazza Nascé, ha avuto davanti agli occhi la scena che spiegava tutto: a terra giaceva Valentina Peonio, una giovane donna rimasta ferita da un colpo di fucile a salve. La ragazza era viva. L’area è stata subito presidiata. Chi transitava nella stessa direzione ha potuto vedere una donna distesa sull’asfalto, descritta come mora, con capelli castani e un maglioncino beige. Accanto a lei un’amica, inginocchiata, cercava di parlarle, mentre intorno iniziava a radunarsi un piccolo gruppo di persone. «È stata una questione di minuti – prosegue Guarcello – se fossi passata cinque minuti prima avrei assistito alla scena in diretta. Quando ho visto quella ragazza a terra il cuore mi si è gelato». La testimone si è accostata poco più avanti, senza avvicinarsi troppo. «Subito dopo è arrivata l’ambulanza e hanno portato via la ragazza», aggiunge. Successivamente nella piazza si era creata una vera e propria bolgia di persone, mentre nelle strade laterali si assisteva a uno scenario altrettanto concitato. «Diversi ragazzini salivano in fretta su alcune auto e si allontanavano rapidamente. Un vero e proprio ‘scappa-scappa’. Palermo ormai non è più sicura, è sempre di più allo sbando», conclude Guarcello.