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L'ESPERIENZA

Treno Sicilia Express, il racconto finale: «Un viaggio della speranza... ma in compagnia»

A bordo del convoglio con 500 fuori-sede siciliani, 22 ore sui binari e 1500 chilometri sono volati via tra discoteca e nuove amicizie

Leonardo Zermo

21 Dicembre 2025, 19:46

19:47

Sicilia Express: «Un viaggio della speranza, ma in compagnia», il treno che avvicina l'Isola all'Italia

«È un viaggio della speranza, ma almeno siamo in compagnia». Più di qualcuno dei ragazzi a bordo ce lo ha voluto descrivere così il Sicilia Express. E dopo averlo provato in mezzo ai fuori-sede siciliani bisogna dire che è la verità. Da Torino a Siracusa, passando per tutti i maggiori poli universitari del Belpaese è lunga, ma non si può dire che il tempo non passi. Appena saliti è molto facile fare amicizia, avendo tanti punti in comune e tante dose di cui parlare con i conterranei che vivono i tuoi stessi disagi. Inoltre le varie attività, la musica e il bar sempre frequentato ti danno la possibilità di svariare e non stare in cuccetta a scuotere l'orologio.

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Il punto di contatto tra le opinioni e le scelte dei vari passeggeri che abbiamo sentito era sempre duplice: da un lato il Sicilia Express è la soluzione più economica, ma dall'altro in tanti hanno sottolineato che è anche una delle più divertenti. «Qui non è come le 20 ore di Flixbus. Ti alzi, fai attività, fai amicizia, ti muovi», ci ha detto Francesco, agrigentino espatriato a Ferrara. Ed effettivamente è innegabile che questo treno abbia dell'incredibile. Perché nessun altro mezzo di trasporto rende così simpatico e movimentato il tratto Roma-Reggio Calabria, volato tra canti, balli e brindisi, prima di crollare un'oretta e ridarsi appuntamento all'alba sul ponte del traghetto.

E dunque il Sicilia Express rende il rientro, che ormai ad ogni festività è uno stress per tutti gli isolani, una sorta di rito. Alcuni lo facevano da soli, per la prima volta, per conoscere l'ambiente e passare il tempo in una maniera diversa. Ma abbiamo conosciuto anche ragazzi per cui oramai il rientro è un'esperienza da condividere con gli amici. In particolare c'era un gruppo di studenti e giovani lavoratori di Caltagirone, amici da una vita che vivono sparsi per l'Italia. Chi a Torino, chi a Padova, chi a Livorno. E dopo averlo fatto a Pasqua, anche questo Natale hanno deciso di salire tutti in stazioni diverse e ritrovarsi a bordo tra risate e giochi, rendendo la discesa un momento di convivialità.

 

Questo treno non è certo la soluzione al caro-voli, non risolve il problema di tanti siciliani che a ogni Natale si trovano in grosse difficoltà per tornare a casa e dà la possibilità di rientrare a "solo" mille ragazzi. Su questo non c'è dubbio, come ha anche ribadito Lello Analfino, artista agrigentino che si è esibito a bordo e ha sottolineato l'importanza di agire su più fronti per andare incontro ai fuori-sede. Ma è innegabile, che perlomeno per questi mille ragazzi, il Sicilia Express diventi un'esperienza molto bella: un tragitto lungo e tortuoso viene trasformato in una carovana di sorrisi, nuove conoscenze e momenti da portare nel cuore. E questo clima disteso e piacevole si respira anche nello staff di Treni Turistici Italiani. Uno dei cuccettisti ci ha detto: «Io lavoro anche sui treni turistici per Marsiglia o per Monaco, ma non mi diverto mai come su questo treno. Qui ci sono tanti giovani e sono tutti del Sud. Sono caldi, ti strappano sempre un sorriso. Non c'è nulla di simile, è sempre una bella esperienza per me». Gira e rigira, alla fine, è sempre un viaggio della speranza, ma in buona compagnia