il progetto
Fondi per “Strade in gioco”, i comuni nel palermitano non rispondono: «Le mail spedite a indirizzi errati»
I soldi per realizzare attività in strada persi per intralci burocratici e disorganizzazione
Trentamila euro a ogni comune selezionato. Ma, va da sé, che per averli, dovevi partecipare all’avviso dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza “Strade in gioco”, che finanziava progetti per restituire vie e piazze a ragazze e ragazzi, ispirandosi alle play streets inglesi.
Accade invece che nessuno tra i quattro comuni del palermitano che rientravano nella lista dei possibili partecipanti ha presentato domanda. Parliamo di Bagheria, Capaci, Ficarazzi e Villabate.
L’avviso pubblico, con dotazione iniziale di 450 mila euro poi aumentata a 810 mila, ha appena finanziato 27 progetti ed era riservato a 198 comuni italiani con popolazione tra 10 e 200 mila abitanti e densità oltre 1.500 residenti per chilometro quadrato. Qualcuno potrebbe pensare che la comunicazione non sia arrivata, ma le cose non stanno così. L’avviso infatti, confermano dall’Autorità, è stato recapitato a tutti i comuni con due pec, l’ultima il 30 settembre che li invitava a un webinar informativo.
I motivi sono altri: dal comune di Bagheria informano che si è trattato di un errore nell’invio della loro proposta, probabilmente a un indirizzo errato. L'assessore alle Politiche sociali di Capaci Domenico Caruso riferisce un disguido burocratico, la comunicazione sarebbe finita all’ufficio sbagliato e poi ignorata o smarrita. Il sindaco di Ficarazzi Giovanni Giallombardo riferisce, basandosi sulle informazioni del tecnico, che il comune “non aveva le aree disponibili o le caratteristiche idonee”. Dal comune di Villabate invece nonostante i tentativi via email e telefonici di raggiungere gli assessori alle Politiche sociali e alle Periferie, Salamanca e Irsuti, non si è avuta alcuna replica.
Altrove, con quei fondi, si installano arredi e segnaletica, si fanno murales partecipati e angoli di book crossing, con chiusure al traffico ricorrenti. Il senso era offrire alternative alla dipendenza dagli ambienti virtuali, ma è un’occasione persa.