Il profilo
Da deputato a candidato rettore: la corsa di Francesco Stagno D'Alcontres nella parentopoli di Messina
Il nipote dell'ex rettore Guglielmo Stagno D'Alcontres: dalla sfida rettorale 2018 contro Cuzzocrea alle quattro legislature parlamentari
Uno dei più noti e apprezzati chirurghi plastici in città, Francesco Stagno D'Alcontres è un ex deputato del centrodestra nonché nipote di un ex rettore dell'università di Messina, Guglielmo Stagno D'Alcontres.
Quando nel 2018 decise di candidarsi anche lui alla guida dell'ateneo, sulle rive dello Stretto prese forma una sfida elettorale tra rampolli. Da un lato lui, figlio di una delle famiglie più note a Messina, dall'altro Salvatore Cuzzocrea (che ha da poco subito un sequestro di un milioni 600 mila euro), figlio di Diego, anche lui ex rettore dell'università. Un ateneo che negli anni aveva regalato alle cronache lunghe liste di parentele interne ai dipartimenti.
Una vera e propria parentopoli che in quella sfida elettorale ebbe quasi una conclamazione. Guglielmo D'Alcontres era stato rettore per dodici anni consecutivi (1983-1995), lasciando il posto a Cuzzocrea, eletto anche lui due volte di seguito. Sono cognomi, i loro, che inevitabilmente evocano l’assassinio dell’endoscopista del Policlinico Matteo Bottari. Il medico, ucciso durante il rettorato di Cuzzocrea padre, era genero di Guglielmo Stagno D'Alcontres.
"Sento di possedere la necessaria esperienza per propormi alla guida di un processo di continuità e di rinnovamento che ci attende, costruendo consensi con senso di responsabilità evitando strappi, conflittualità forti e un clima di disagio", scriveva lui in una lettera inviata ai votanti dell'ateneo.
Da quella sfida elettorale all'università, D'Alcontres nipote (figlio del fratello di Guglielmo) ne uscì sconfitto, ma la sua era una corsa da outsider quasi a testimonianza dell'esistenza all'interno dell'Università di una frangia che si opponeva a Cuzzocrea.
Di vittorie elettorali ne aveva però incassate già 4, tutte in Parlamento, dove è stato deputato per quattro diverse legislature, la prima nel 1996 nelle file di Forza Italia, passando poi per il gruppo misto e approdando nel Pdl e infine in Grande Sud. Partiti che ha abbandonato per divergenze con Berlusconi e poi anche con Gianfranco Micciché.

