Politica
Caltagirone, la soddisfazione del sindaco: «Diminuito il passivo il futuro è più roseo, ma tutti paghino le tasse»
Roccuzzo dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027: «Evitato il dissesto, è solo un punto di partenza»
«È un risultato straordinario, frutto di un lavoro costante e che ha reso necessario il continuo monitoraggio delle spese, delle entrate e di lotta all'evasione fiscale consentendo di ottenere circa 8 milioni di euro destinati all'Organismo straordinario di liquidazione per pagare i debiti pregressi». È il commento del sindaco Fabio Roccuzzo dopo l'approvazione del bilancio di previsione 2025/27.
«La situazione ereditata era drammatica: 63 milioni di euro di disavanzo, una massa passiva certificata dall'Osl di 37 milioni di euro di debiti, anticipazioni di liquidità dal 2013 al 2021 per 40 milioni di euro. Il Comune era in una condizione di grave difficoltà economica-finanziaria, oggi ha un bilancio di previsione che sblocca i trasferimenti statali del fondo di solidarietà e consente di guardare con ottimismo al futuro - continua Roccuzzo - con il bilancio di previsione raggiungiamo obiettivi importanti: portiamo le ore di lavoro degli ex precari stabilizzati a 32 ore, 6 ore previste da un mio emendamento e 2 ore con quello del centrodestra. Un altro elemento importante è avere garantito il sostegno alle fasce più disagiate della nostra città. Abbiamo stanziato risorse aggiuntive per la manutenzione di strade, scuole, del verde urbano e risorse aggiuntive per garantire un miglioramento della qualità dei servizi guardando ai conti e rispondendo alle osservazioni del ministero dell'Interno».
«Con grande orgoglio, insieme alla mia Giunta e alla mia coalizione, presento alla città un bilancio che è un punto di partenza per ricostruire una dimensione finanziaria solida del Comune ispirata ai principi di correttezza ed economicità. Il recente studio di Mecenate 90, Unioncamere dice che Caltagirone, nonostante le sue grandi difficoltà, rappresenta un punto di fermo nel mondo delle città intermedie tra i centri urbani maggiormente vivibili. Disponiamo di straordinarie potenzialità, al di là delle appartenenze politiche, tutti insieme dobbiamo lavorare perché diventino costruzione del futuro, ma questo sforzo oggi ha bisogno del sostegno dell'intera comunità, dell'esercizio di cittadinanza attiva, di giustizia ed equità sociale». «Necessita che tutti paghino le tasse per garantire i servizi fondamentali a tutti - conclude Roccuzzo - serve che tutti si impegnino affinché questo risanamento diventi duraturo per non ricadere, tra qualche anno, nel buio del dissesto finanziario che ha già purtroppo contraddistinto per ben due volte la vita finanziaria di questo ente».