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centro storico

«Riportare la zona a traffico limitato agli orari autunnali degli altri anni»

Petizione dei commercianti contro la decisione di chiudere Ortigia al traffico veicolare

24 Novembre 2025, 07:49

«Riportare la zona a traffico limitato agli orari autunnali degli altri anni»

Chi ha trascorso l’adolescenza a Siracusa negli Anni 80 e 90 – la maggior parte degli attuali residenti, vista la crescita dell’età media – sa dare un peso a queste parole: Ortigia-giovedì-sera-era-deserta. È ovviamente solo un esempio, benché emblematico, quello del giovedì sera in cui un tempo i locali traboccavano, ma “deserta” vuol dire “deserta”, nel senso più autentico del termine. Non c’era nessuno. E a percorrerla si sentivano i propri passi. Questo, al di là della retorica sul centro storico, è certamente segno di qualcosa che non sta funzionando. E chi poteva accorgersene per prima, individuando responsabilità e suggerendo soluzioni, se non la categoria dei commercianti? Titolari di attività di ristorazione, ma anche negozianti (perché la desertificazione non è solo serale) stanno urlando: “Riportate la Ztl agli orari autunnali degli anni scorsi”. E lo stanno affermando attraverso una petizione che ha già superato le 150 firme in poche ore. Il problema sarebbe appunto la nuova Ztl. I cui orari, rispetto a quanto è successo fino all’anno scorso, ricalcano in autunno quelli estivi. Cioè la limitazione del traffico è estesa a tutta la settimana, non solo al weekend: nei giorni feriali è proibito entrare in Ortigia dalle 11 alle 15,30 e dalle 17 alle 2 del giorno successivo.

Questo starebbe causando la desertificazione, con cali dei fatturati ancora da quantificare, ma c’è chi parla anche del -50%. «Va bene che novembre è fisiologicamente in calo, ma con l’aggiunta della Ztl in alcuni casi l’affluenza è pari a zero», dicono. «Le restrizioni eccessive al traffico – spiegano nel testo – penalizzano commercianti e attività, riducendo il numero dei clienti che possano raggiungere facilmente i negozi, i ristoranti e le altre attività economiche». Denunciano un «sistema che spopola la città dando spazio alla crescita dei centri commerciali», determinando «la chiusura di piccole e medie imprese». Misure come la Ztl, affermano «devono essere applicate con criterio, tenendo conto delle caratteristiche specifiche delle aree coinvolte». Sono almeno una trentina di attività, per ora, ma il numero sta crescendo, i cui titolari si sono riuniti in maniera spontanea, e questo dà il senso dell’autenticità e dell’urgenza del problema. Chiedono l’abolizione della Ztl durante la settimana lavorativa. Presenteranno firme e richiesta a sindaco e prefetto.