Chieti
Il caso dei bambini del bosco, la relazione del tribunale: niente bagno e i genitori hanno chiesto 50mila euro per vaccinarli
Famiglia nel bosco di Palmoli sotto inchiesta: presunta negligenza educativa e igienico‑sanitaria, figli non iscritti a scuola, mancate vaccinazioni e la provocatoria richiesta di 50.000 euro per ogni minore.
Sebbene la vicenda sia emersa solo negli ultimi giorni, il caso della famiglia che vive nel bosco di Palmoli (Chieti) è monitorato dalle istituzioni da oltre un anno. Come riferisce Il Messaggero, due relazioni dei servizi sociali e dei carabinieri, datate 23 settembre e 4 ottobre 2024, avevano già segnalato «indizi di preoccupante negligenza genitoriale» nei confronti di Catherine Birmingham e Nathan Trevillion, soprattutto per la mancata iscrizione dei figli a scuola e il loro isolamento dal contesto comunitario.
La madre ha rivendicato la propria scelta educativa: «Niente scuola, avranno un’educazione naturale. Si chiama unschooling, ti connette con la parte destra del cervello».
Nel mirino anche la dimora in area boschiva. Pur sostenendo, insieme ad amici e simpatizzanti, che il casolare sia riscaldato con stufe e caminetto e alimentato grazie a pannelli solari, per le autorità l’edificio non garantirebbe le «condizioni di salubrità dell’abitazione», in particolare a causa dell’elevata umidità con conseguente rischio di patologie respiratorie, oltre a possibili pericoli per l’incolumità dei minori.
Ulteriori criticità riguardano l’igiene — in primis l’assenza di servizi igienici — e il profilo sanitario, con lacune negli accertamenti medici, comprese vaccinazioni e visite pediatriche.
Proprio sulle immunizzazioni si concentra l’aspetto più controverso: al momento di procedere ai vaccini, riferiscono Il Messaggero e il provvedimento di allontanamento citato dal quotidiano, i genitori avrebbero provocatoriamente dichiarato di volere in cambio «50.000 euro per ogni minore».