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il caso

Paternò, si sono insediati i commissari al Comune

Nuove assunzioni e sicurezza tra le emergenze che dovranno affrontare i tre funzionari indicati dal ministero

22 Novembre 2025, 22:59

23 Novembre 2025, 09:53

Paternò, lunedì arrivano i commissari al Comune

Arriva la nomina dei commissari, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale e dell’Amministrazione per infiltrazioni mafiose. Tre i commissari prefettizi indicati dal ministero dell’Interno che guideranno il Comune per i prossimi 18 mesi.

Si tratta di Santi Giuffrè, prefetto a riposo (per anni vice a Catania), nella sua attività professionale ha dedicato particolare attenzione alla lotta al racket delle estorsioni e all’usura; Rosanna Mallemi, viceprefetto di Ragusa, nominata durante la sua carriera, in più Comuni dell’Isola, come componente della Commissione straordinaria per la gestione degli Enti a cui è stata assegnata; e Gaetano D’Erba, dirigente della Prefettura di Siracusa, già componente di Commissioni per la gestione di alcuni Comuni siciliani. I tre commissari sono arrivati in città nel pomeriggio di ieri. A loro il compito di guida per quella che resta una fase delicata. I commissari dovranno traghettare Paternò con alcune questioni che probabilmente più di altre meritano attenzione.

A cominciare dai concorsi per rimpinguare l’organico dei dipendenti comunali, ridotto all’osso. L’emergenza riguarda in primis il Corpo della polizia locale, per passare all’organico del servizio ragioneria e dei lavori pubblici, ma anche la cultura e gli altri settori chiedono aiuto. Gli uffici sembra stessero predisponendo gli atti per avviare la selezione per 8 posti per la polizia locale, oltre a quelli per gli uffici ragioneria e lavori pubblici. Nei mesi scorsi, il Consiglio comunale aveva messo a disposizione le somme, indicate dalla Giunta, ma ad oggi, a poco più di un mese dalla fine dell’anno e dunque dal termine ultimo per utilizzarle, degli atti relativi ai concorsi non c’è traccia.

Altra questione, ad oggi rimasta lettera morta, nonostante si siano tenuti anche più Consigli comunali straordinari nel corso degli anni, investendo la stessa Prefettura di Catania, è quella legata al tema sicurezza, con particolare attenzione al caporalato e allo sfruttamento di lavoratori stranieri, molti dei quali vivono in condizioni di abbandono e degrado nel campo abusivo di “Ciappe Bianche”, ma anche a forme di illegalità diffusa, con risse tra italiani e stranieri, occupazione abusiva e contratti non regolari in case del centro storico e, infine, si segnalano casi di prostituzione e spaccio di stupefacenti in pieno centro cittadino.