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frutto di una donazione

Un visore di realtà virtuale per ridurre ansia e dolore nei piccoli pazienti

L’Ospedale Di Maria di Avola è tra le prime strutture in Italia, e la prima in Sicilia, a introdurre questo strumento

Sergio Taccone

08 Novembre 2025, 08:07

Un visore di realtà virtuale per ridurre ansia e dolore nei piccoli pazienti

Ridurre il dolore e l’ansia nei bambini facendo ricorso alla realtà virtuale. Da oggi un visore sarà disponibile all’Ospedale di Avola. L’iniziativa è del netino Corrado Protasi, 37 anni, da parecchi anni impegnato in ambito socio-sanitario, con esperienze anche nell’ambito della promozione della donazione degli organi. «Siamo i primi in Sicilia ad utilizzare questo visore di realtà virtuale in un reparto pediatrico, i terzi in ambito nazionale», dichiara Protasi. Un piccolo gesto dal grande valore umano, a beneficio del reparto di Pediatria dell’Ospedale Di Maria.

«Dono un visore di realtà virtuale per aiutare i piccoli pazienti a superare paura e dolore durante le procedure mediche», afferma. Indossando il visore, i bambini vengono immersi nella virtualità con giochi, cartoni animati e ambienti interattivi che li distraggono completamente da ciò che accade intorno a loro. In questo modo, i medici possono eseguire interventi come la rimozione di schegge, la sutura di ferite o i prelievi con maggiore serenità, mentre i piccoli non avvertono dolore né manifestano ansia eccessiva.

«L’ansia dei bambini in ospedale può essere causata da diversi fattori, - aggiunge Corrado Protasi - tra cui il dolore e la paura per la procedura medica. In questi casi, grazie alla realtà virtuale è possibile ridurre notevolmente i livelli di stress». I risultati sono sorprendenti: i bambini non ritraggono la mano durante le procedure, non piangono né si agitano e l’ambiente diventa più disteso anche per medici e infermieri.

Alcuni visori permettono ai bambini di interagire con l'ambiente virtuale tramite un joystick, rendendo l'esperienza più coinvolgente e positiva. La realtà virtuale rappresenta un’evoluzione del concetto già noto ai pediatri: distrarre per calmare. «Dalle spillette colorate e i pupazzetti sui camici si passa oggi ad esperienze immersive – prosegue Corrado Protasi - che trasformano la paura in gioco e la sala medica in un mondo rassicurante. Iniziando a giocare con il visore i bambini si estraniano dal mondo esterno. Questo, in molti casi, permette di evitare l’uso di farmaci sedativi».

Grazie a questo dono «il reparto pediatrico avolese diventa un’avanguardia regionale. Spero che i piccoli possano trovare un sorriso in più anche nei momenti più difficili».