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Taormina

Il grande fascino del Parco Trevelyan

Lo storico “polmone verde” entra nella rete dei “Grandi Giardini Italiani” Sferra: «Ma ora restauro da completare»

Mauro Romano

02 Novembre 2025, 06:10

Il grande fascino del Parco Trevelyan

Malgrado acciacchi che si porta dietro da anni, il parco pubblico dedicato alla memoria della nobildonna inglese Florence Trevelyan ha ancora un suo fascino. Saranno le antiche torrette in stile asiatico, ancora inutilizzare e a rischio crollo assieme al profumo delle essenze piantimate a far ottenere un riconoscimento prestigioso al "polmone verde" cittadino.

Su spinta dell'amministrazione comunale e grazie all'impulso dell’assessore al Turismo, Jonathan Sferra, il giardino pubblico è entrato, ufficialmente, a far parte della prestigiosa rete dei Grandi Giardini Italiani, che riunisce i più importanti e affascinanti giardini della penisola. E non poteva essere altrimenti in un contesto la cui posizione, tra il mare, la neve e il fuoco dell'Etna sono un connubio unico in tutto il mondo. Il circuito comprende circa centocinquanta giardini di grande rilevanza storica, artistica e botanica, dalle celebri Villa d’Este di Tivoli, di proprietà dello Stato Italiano, ai giardini privati come Villa Bell’Aspetto di Nettuno.

«Si tratta di un ulteriore passo rilevante - sottolinea Sferra - che rientra nel piano strategico del turismo e nella nostra visione di valorizzazione del grande patrimonio artistico e culturale cittadino, promuovendo la storica villa comunale come luogo simbolo della nostra identità».

Soddisfatto, anche, Judith Wade, presidente onorario di Grandi Giardini Italiani, per questo importante passo. Ma ci vuole realmente adesso una "marcia in più" per fare del parco una "bomboniera" così come lo era negli anni passati. Proseguono, così come sottolineato dall'Amministrazione, gli interventi di recupero e riqualificazione del parco, con installazione di un impianto di irrigazione automatizzato e piantumazione di nuove essenze arboree, che renderanno l'area a verde ancora più tecnicamente funzionale.

Sempre Palazzo dei Giurati ha avviato la programmazione del restauro delle storiche torrette, inserite in un più ampio piano di finanziamento. In particolare, il recupero della torretta "D", la cui progettazione esecutiva è stata recentemente aggiornata, è stato inserito nel piano di sviluppo trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per un importo complessivo di 374mila euro. Servono, però, più soldi per completare un restauro ormai necessario per evitare che tutte le torrette esistenti possano rovinarsi per sempre.