Portopalo
Comune, il Piano di riequilibrio parte dalla lotta all’evasione
L’Ente ora si concentra sulle azioni indicate dalla Corte dei Conti
PORTOPALO. Dopo l’adesione al piano di riequilibrio, deliberata di recente dal Consiglio comunale, il Comune si concentra sulle azioni indicate dalla Corte dei conti, a cominciare dalla necessità di abbattere il macigno esistente nella riscossione dei tributi comunali e ridurre le pendenze con i creditori ricorrendo anche a transazioni. Chi è rimasto indietro con il pagamento dei tributi dovrà saldare le spettanze; l’ente di via Lucio Tasca ha inviato le comunicazioni anche ai titolari di insegne pubbliche e si passano al setaccio le voci inerenti il suolo pubblico. Insomma: l’imperativo categorico è far pagare tutti. L’Amministrazione comunale, come ribadito in aula dal sindaco Rachele Rocca e dall’assessore al Bilancio, Corrado Lentinello, intende venire incontro ai cittadini ma la condizione è una soltanto: rateizzare e pagare rispettando le scadenze, senza mettere in atto tattiche da furbetti. Il Comune rimane sull’orlo del baratro finanziario. La deliberazione consiliare ha bloccato le procedure esecutive ma nei tre mesi a seguire altri passaggi fondamentali dovranno concretizzarsi per portare l’ente al di fuori delle secche del dissesto. In caso di dissesto del Comune, i creditori vedrebbero dimezzarsi le somme spettanti dall’ente. Un’ipotesi che potrebbe indurre gli stessi creditori a cercare un accordo transattivo con il Comune. In questo quadro non bisogna dimenticare, infine, il ruolo fondamentale della Corte dei conti che dovrà approvare le proposte che le perverranno dagli uffici portopalesi di via Lucio Tasca mentre si attendono le conseguenti decisioni dopo l’avvio dell’istruttoria avviata nel novembre dello scorso anno e dopo le controdeduzioni ai quesiti inoltrate dai funzionari comunali delle aree amministrative interessate. Su quella istruttoria, infatti, tutto può scaturire, comprese eventuali contestazioni di danno erariale alla luce di quanto evidenziato dalla Magistratura contabile. Una spada di Damocle ancora pendente. Il peggio non è ancora passato anche se la luce in fondo al tunnel comincia ad intravedersi.