Caltagirone
Cimitero, lavori terminati: domenica la riapertura
Dopo anni di lavori, nuovo look per la commemorazione dei Defunti
Domenica 2 novembre, dopo consistenti lavori di recupero (2,6 milioni di euro) che l’hanno restituito all’originario splendore, riaprirà il cimitero monumentale, uno dei luoghi più suggestivi della città, realizzato nella seconda metà del 1800 su progetto dell’architetto Giambattista Nicastro e dichiarato monumento nazionale italiano nel 1931. I visitatori del camposanto di Caltagirone (che nei decenni successivi si è notevolmente ampliato attorno allo storico cimitero) e che si attendono numerosi in occasione della commemorazione dei Defunti, potranno così “riappropriarsi” di quello che viene unanimemente considerato un gioiello architettonico di rara bellezza.
Gli interventi, durati due anni — direttore l’architetto Angelo Cristaudo; Rup il dirigente dell’Area 4, ingegnere Giampaolo Sottile; coordinatore per la sicurezza l’ingegnere Salvatore Pampallona — sono stati effettuati con risorse statali (decreto di finanziamento del 30 dicembre 2021) nell’ambito degli investimenti di rigenerazione urbana, finalizzati alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.
«I lavori — sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Paolo Crispino — sono consistiti nel restauro di una parte considerevole del cimitero monumentale, traducendosi in significativi interventi per il convogliamento delle acque, per la revisione delle coperture e per il recupero degli elementi architettonici di pregio che lo connotano».
«Domenica 2 novembre sarà un giorno importante — dichiara il sindaco Fabio Roccuzzo — perché si raccoglieranno i risultati di lavori di fondamentale rilievo, che hanno assolto a un duplice scopo: restituire pieno decoro a un luogo sacro in cui riposano i nostri defunti e destinatario, quindi, di legittima, grande attenzione e, nel contempo, promuovere il cimitero monumentale come ulteriore attrattore turistico della città in considerazione delle sue peculiarità architettoniche e artistiche».