Il ministro
Nordio: "Garlasco? No a indagini infinite, assistiamo a un paradosso"
Nordio al Salone della Giustizia: il «paradosso» delle inchieste parallele, la difficoltà di ricostruire la verità dopo 20-30 anni e l'obbligo dell'azione penale
Il ministro Nordio
Al Salone della Giustizia in corso a Roma, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha definito “un paradosso” la coesistenza di procedimenti paralleli sul medesimo caso.
“Senza entrare nel merito, i cittadini assistono a un paradosso, ci sono delle inchieste parallele, una si è conclusa anni fa e una persona ha subito anni di prigione, e una adesso che va in direzione opposta”, ha dichiarato.
Nordio ha quindi osservato come alcuni processi e accertamenti “vadano avanti perché la verità non si è mai trovata”.
E ha aggiunto: “A un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di arrendersi, è difficilissimo dopo 20-30 anni ricostruire una verità giudiziaria”, ribadendo tuttavia un principio cardine del sistema: “L’azione penale però è obbligatoria, i pm che stanno seguendo questa seconda inchiesta sono persone serissime, e se sorgono dubbi sulla colpevolezza del primo imputato è giusto indagare”.