L'omicidio
Garlasco, spunta una possibile nuova arma del delitto: cos'è il Baby Tonfa nel Krav Maga praticato da Sempio
Baby Tonfa e Krav Maga: la professoressa Luisa Regimenti ipotizza che l'arma di autodifesa possa essere compatibile con il foro alla tempia di Chiara Poggi, mentre il taglio delle palpebre sarebbe stato inferto con una lama.
Andrea Sempio
Un piccolo manufatto metallico compatibile con la ferita alla tempia di Chiara Poggi e una coincidenza che pesa sull’inchiesta: il Baby Tonfa, strumento di autodifesa, sarebbe riconducibile al metodo di combattimento praticato dall’indagato, Andrea Sempio, ex istruttore di Krav Maga.
Potrebbe essere questa l’arma del delitto di Garlasco? Secondo la professoressa di Medicina legale Luisa Regimenti, interpellata da Il Tempo, “l’arma è compatibile con un foro trovato sulla tempia del cadavere durante l’autopsia”.
La stessa Regimenti aggiunge: “In questi mesi mi sono interrogata a lungo per capire cosa avesse provocato quel foro sulla tempia della povera Chiara. Le caratteristiche della lesione, poco profonda e rotondeggiante, mi hanno spinto ad approfondire. Così ho osservato le abitudini dell’unico indagato per il delitto di Garlasco, Andrea Sempio, e sono stata molto incuriosita dal fatto che praticasse il Krav Maga”.
Il Krav Maga, disciplina nata per la difesa personale, si fonda su strategie che mirano a colpire i punti più vulnerabili del corpo. Il Baby Tonfa, evoluzione israeliana del kubotan, è reperibile legalmente in Italia ed è persino promosso su siti dedicati a questa tecnica: la sua peculiarità è la capacità di agire su specifici punti di pressione. Nel frattempo, il taglio simmetrico delle palpebre di Chiara sarebbe stato eseguito con una lama affilata, mentre per il foro alla tempia restava finora l’ipotesi di un punteruolo o di un coltello a punta. In questo quadro, l’eventuale compatibilità del Baby Tonfa con quella lesione assume rilievo investigativo.