Il giorno dopo
Ogni banalità si trasforma in sparatoria: raffica di 30 colpi a Librino
I pistoleri hanno agito nel piazzale sopra i box auto al viale Moncada 18. I poliziotti di Catania stanno provando a capire cosa abbia portato all'ennesima prova muscolare

Trenta bossoli a terra. Catania torna a essere una polveriera. Sul piazzale sopra i box auto del civico 18 del viale Moncada a Librino, ieri sera, si è tornato a sparare. Molti stavano cenando quando hanno sentito la raffica di colpi. Qualche residente, allarmato, ha immediatamente chiamato il 112 Numero Unico Emergenza. La sala operativa ha fatto convergere diverse Volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico: ma le strade erano vuote. I pistoleri erano già spariti. Ma i poliziotti hanno fatto un preciso e minuzioso sopralluogo fino a scoprire il preciso luogo della sparatoria. La polizia scientifica ha contato 30 bossoli calibro 7,65 e 4 pallettoni da fucile calibro 12. Il numero delle cartucce fa pensare che sia stata usata una mitraglietta.
Il modo di agire è ormai quello solito. Colpi in aria mentre si corre in moto: fuoco e poi fuga. Ora sarà la squadra mobile di Catania ad avere il compito di chiudere il cerchio sui responsabili. Magari partendo dal movente. Ma anche stavolta potrebbe esserci una banalità dietro l'ennesimo avvertimento. Una parola di troppo che diventa l'alibi criminale per la dimostrazione muscolare.
L'ultima sparatoria risale a una settimana fa: venti colpi contro la saracinesca di un garage di via Capo Passero. Ma qui la vicenda - su cui indagano i carabinieri - è un po' più articolata e collegata a personaggi coinvolti nello spaccio al minuto.
E così torna l'allarme sulla troppa facilità con cui i giovani catanesi possano comprare armi. "Questo purtroppo è un fenomeno diffuso in tutto il Paese - aveva detto in estate il procuratore Francesco Curcio a La Sicilia - perché bastano davvero pochi spiccioli per procurarsi una pistola». Senza dimenticare che Catania è uno storico laboratorio di artigiani armaioli pronti anche a modificare pistole giocattolo per trasformarle in pericolose armi funzionanti.