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Lei chiede il divorzio ma scopre che il parroco aveva dimenticato di registrare il matrimonio: e a Messina il caso finisce in Cassazione

Le nozze celebrate nel 2009 sono nulle: la donna ha denunciato l'ex e l'attuale parroco e la Curia

Fabio Russello

05 Ottobre 2025, 16:55

05 Ottobre 2025, 16:56

Lei chiede il divorzio ma scopre che il parroco aveva dimenticato di registrare il matrimonio: e a Messina il caso finisce in Cassazione

Un matrimonio inesistente a Montalto nel Messinese è finito davanti al tribunale con i due ex coniugi schierati su fronti opposti. Come raccontato dal Corriere della Sera, nel marzo 2009 la coppia si unì in matrimonio, ma l’unione durò poco più di un anno. Dopo la separazione emerse che don Lorenzo, il parroco, non aveva registrato l’atto nei registri dello stato civile, una svista che ha reso nullo il matrimonio.

Per porre rimedio, sarebbe necessaria una trascrizione tardiva, soprattutto perché la sposa aveva sostenuto spese significative, ottenendo un finanziamento di 66mila euro, e chiedeva che il “quasi” ex marito contribuisse. Quest’ultimo però si rifiutò di firmare e la vicenda è proseguita in tribunale per quindici anni, con tre sentenze. La donna ha fatto causa all’ex, al parroco e alla Curia di Messina.

In appello, il tribunale di Messina ha stabilito che lo sposo non aveva alcun obbligo legale di autorizzare la trascrizione tardiva. La Cassazione ha concluso la controversia giudiziaria. L’avvocato della donna aveva anche prodotto una PEC di un legale in cui l’ex si dichiarava disponibile a rimborsare parte delle spese, ma i giudici hanno ritenuto che non fosse stata fornita prova dell’incarico.

Il parroco don Lorenzo Campagna, ora 86enne, ha spiegato al Corriere della Sera che la pratica era “andata persa tra altri fascicoli”. I giudici hanno suggerito che alla donna resterebbe la possibilità di richiedere la restituzione degli arredi, ma non è stato dimostrato un danno concreto.