Palermo, la bellezza nascosta
Roberto Lagalla: «Vi svelo e vi racconto cosa è la mia Palermo»
La bellezza della città e la sua devozione incondizionata a Rosalia che significa speranza e rinascita
Abbracciata dal mare e riparata da Monte Pellegrino, sotto la guida della Santuzza, Palermo è e sarà sempre una città d’amare. Chiunque arrivi per visitarla vive un’esperienza di viaggio ricca di emozioni e sensazioni che non potrà mai dimenticare. Tra storia, arte e cultura, con la Cappella Palatina e il Palazzo Reale, la Cattedrale, Casa Professa, il Chiostro di Santa Caterina, il Palazzo della Zisa con la frizzante via Maqueda, il Teatro Massimo, le Chiese di Santa Maria dell’Ammiraglio, di San Cataldo e San Giovanni degli Eremiti, il Teatro Politeama, Palermo è di per sé un incredibile racconto di bellezza. Non c’è nulla da svelare in questo ma, forse, è arrivato il momento di prestare attenzione a ciò che, talvolta sommerso dalle contingenti difficoltà, stenta ad essere “visto” veramente. Perché Palermo sta rifiorendo sotto i nostri occhi e ciascuno di noi ha il privilegio di contribuire a quello che mi piace definire un percorso di rinascita e rivalorizzazione della sua bellezza. Questo è anche il risultato del lavoro di un’amministrazione comunale che si colloca al quinto posto, tra i Comuni italiani, per investimenti nel settore della cultura. E da qui desidero partire per accompagnare idealmente il lettore tra alcuni luoghi iconici di Palermo, spiegando perché è oggi bellezza da scoprire.
Il primo riguarda ciò che accomuna l’anima di ogni palermitano: la devozione e l’affidamento incondizionato alla Santa Patrona. Per questa città, Rosalia è bellezza incondizionata, è speranza, è rinascita. Da questa storia, tra fede e festa popolare, abbiamo costruito il racconto più intenso e autentico di Palermo. Il 400° Festino di Santa Rosalia ha segnato, nel 2024, la svolta, portando sulla ribalta internazionale U Fistinu. Oltre 350 mila persone hanno accompagnato il corteo, da Porta Nuova a Porta Felice, tra proiezioni e performance suggestive che, con la direzione artistica di Marco Balich, è valso il premio come terzo evento al mondo al BEA World Grand Prix 2024 e quest’anno, il Festino 400+1, realizzato da Odd Agency e Terzo Millennio, due realtà palermitane, ha ottenuto la medaglia d’oro al BEA ITALIA. Tutto questo ha prodotto un grande aumento dei flussi turistici e un rinnovato interesse per la città. È nato anche un tour internazionale, grazie al racconto fotografico realizzato con gli scatti del concorso indetto dal Comune, che ha già portato a Roma, Malta, Pechino, Washington, Chicago e Londra i momenti più straordinari di una festa che rimarrà nella storia della Città e che ogni anno si ripete con grande e generale attesa.
La bellezza di Palermo è un racconto che passa anche attraverso rappresentazioni cinematografiche internazionali che sempre più spesso rendono omaggio al suo patrimonio artistico e culturale, piuttosto che rivangare, secondo abusati paradigmi, la problematica e sanguinaria stagione delle stragi mafiose che la volontà della Città e il sacrificio di tanti hanno permesso di combattere vittoriosamente.
Tra grande e piccolo schermo, la città è stata protagonista di 116 produzioni che si sono susseguite dal 2022 al novembre 2025. In queste settimane sono in corso le riprese di una serie internazionale e di un lungometraggio sulla figura di Fratel Biagio, la cui storia rappresenta uno dei più intensi racconti di bellezza e santità della nostra terra. Mi piace ricordare “Il Gattopardo”, serie andata in onda su Netflix, “Leoni di Sicilia” per Disney Plus, “I Fratelli Corsaro” per Mediaset, perché è anche attraverso queste produzioni che si promuove la città e si riscoprono luoghi di estremo fascino, vie e palazzi che hanno fatto la storia d’Italia.
Ma la bellezza di Palermo va in scena anche nei Teatri che stanno portando risultati importanti, in termini economici ma soprattutto di offerta culturale, facendosi strumenti di promozione del bello e di sensibilizzazione delle giovani generazioni verso le arti e la cultura. Degna di nota è certamente la programmazione della Fondazione Teatro Massimo che dedica parte delle sue rappresentazioni a giovani e studenti, superando quest’anno le 30.000 presenze, ai quali si aggiungono 10.000 under 35 che hanno assistito alle rappresentazioni di opere, balletti e concerti. Una programmazione artistica di qualità che è riuscita ad abbracciare un pubblico sempre più ampio che fa bene alla città e al suo modo di essere attrattiva. Un teatro che è anche monumento storico di grande interesse, con un crescente numero di visitatori che nel 2024 ha raggiunto oltre 205 mila presenze. In generale, si sta puntando molto sulla qualità dell’offerta culturale che passa attraverso anche le scene del Teatro Biondo, del Montevergini e del Garibaldi che sarà riaperto entro l’anno, per non dimenticare l’offerta jazzistica del Brass Group.
E poi c’è il Parco della Favorita. Più grande di Central Park, è un polmone verde multifunzionale di 300 ettari, la cui ulteriore rigenerazione storica e vegetale costituisce uno degli obiettivi dell’attuale amministrazione comunale. Vogliamo restituire alla città un’area riqualificata, pronta ad essere un punto di riferimento e di attrazione turistica internazionale. Il Parco nasce alla fine del XVIII sec. per volontà di Ferdinando III di Borbone, appassionato cacciatore e sperimentatore di tecniche agricole, che trasforma la distesa verde ai piedi di Monte Pellegrino in una riserva reale ispirata alle sue tenute campane e ai grandi parchi europei. Nel 1995 viene inserito come zona B nella Riserva Naturale Orientata "Monte Pellegrino". Il parco ospita giardini di diversi stili, pregiati monumenti architettonici, aree di valore naturalistico e sistemi agrari tradizionali, aree come il Bosco Niscemi, la Città dei Ragazzi e diverse strutture e sistemi vegetali del periodo borbonico. Sono già in corso i primi interventi, per circa 10 milioni di euro, del Piano operativo del PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-27, che riporteranno a nuova vita le numerose aree del Parco aprendolo allo sport, alle famiglie, ai percorsi turistici che già attraversano le vie cittadine.
Una città è bella quando è accogliente e di certo Palermo lo è. La quinta città d’Italia e il suo centro storico sono divenuti mete privilegiate per i nomadi digitali che scelgono di coniugare la “bellezza” del vivere bene con l’impegno professionale, facendo della Città la ventiduesima in classifica come meta più scelta al mondo da chi lavora in smart working. Fanno gioco l’ospitalità innata dei palermitani, il clima, l’offerta enogastronomica, culturale e naturalistica, motivo per cui abbiamo deciso di puntare molto sulla valorizzazione del digitale. Stiamo lavorando per migliorare la relativa infrastrutturazione digitale e per la realizzazione di un nuovo Innovation Hub ai Cantieri Culturali della Zisa. Con ciò riteniamo di poter contribuire alla vivibilità della città, alla prospettiva futura per i giovani che vorranno rimanere qui o potranno scegliere di tornare dopo anni vissuti lontano da casa o, addirittura, all’estero. Come sindaco lavoro ogni giorno, con grande dedizione, spinto dall’unico desiderio che un giorno un ragazzo o una ragazza possa dire “Resto” perché Palermo è bellezza e da qui si può vivere il mondo senza fare rinunce.
(Testo del sindaco sindaco di Palermo Roberto Lagalla)