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Il progetto

Caltanissetta, per i detenuti di alta sicurezza incontri e dialoghi con i figli

Il percorso formativo del progetto “Liberi di crescere” oltre le sbarre della detenzione

06 Dicembre 2025, 10:18

Caltanissetta, per i detenuti di alta sicurezza incontri e dialoghi con i figli

Alla Casa Circondariale di Caltanissetta si è svolto l’evento conclusivo del percorso “Liberi di crescere”, modulo formativo inserito nel più ampio progetto “Talia”, dedicato alla promozione della genitorialità responsabile all’interno del contesto detentivo. L’iniziativa è stata voluta dalla direttrice dell’istituto, dott.ssa Giulia Gelsomino, dal comandante del Corpo di Polizia Penitenziaria Marcello Matrascia e dal responsabile dell’area trattamentale Stefano Graffagnino, che hanno sostenuto il progetto sin dalla sua ideazione. Il percorso ha coinvolto in particolare i detenuti del circuito di alta sicurezza, chiamati a riflettere sul proprio ruolo genitoriale attraverso incontri dedicati alla comunicazione con i figli, alla gestione delle emozioni e alle responsabilità educative. Un cammino formativo seguito con impegno dai partecipanti, che ha messo al centro il valore dei legami familiari come occasione di cambiamento personale. L’evento conclusivo si è svolto alla presenza dei familari, trasformando la giornata in un momento di dialogo e vicinanza.

Le attività ludiche e l’animazione per i bambini, figli dei detenuti, sono state curate dai volontari dell’associazione VIP–Viviamo in Positivo ODV Caltanissetta, creando un clima accogliente e sereno. Tra i volontari presenti anche Filippo Maritato, presidente del MoVI, e la prof.ssa Apollonia Giardina. Il modulo “Liberi di Crescere” è stato condotto dai professionisti di Casa Famiglia Rosetta: Bernadette Arcarese, Antonino Amico, dott.ssa Angela Sardo, Antonio Urriani, Andrea Truscelli e Gabriele Matina. Grazie alla loro professionalità e alla sensibilità educativa, i detenuti hanno potuto affrontare in profondità le dinamiche della genitorialità e il valore della relazione con i propri figli. Importante il lavoro svolto dai componenti dell’area trattamentale Luigi Lopiano, Ivana Temporale, Sonia Lucia Sollami, Ivana La Rocca e Michele Alessandro Falsone e dal personale di Polizia Penitenziaria che ha garantito sicurezza e supporto operativo: assistente capo Giuseppe Cassisi, Massimiliano Di Forti e Davide Castronovo. L’iniziativa testimonia come il lavoro sinergico tra istituzioni penitenziarie, professionisti, volontari e famiglie possa diventare una concreta occasione di riscatto e di ricostruzione dei legami affettivi.