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Ragusa, il Libero consorzio risana le casse: previsti 226 milioni di euro per il 2026

L'assemblea dei sindaci ha detto sì agli strumenti finanziari

05 Dicembre 2025, 07:05

Ragusa, il Libero consorzio risana le casse: previsti 226 milioni di euro per il 2026

L'assemblea dei sindaci

L’assemblea dei sindaci del Libero consorzio comunale di Ragusa ha espresso parere favorevole alla nota di aggiornamento al Dup e al Bilancio di Previsione 2026-2028. A illustrare i contenuti tecnico-finanziari è stato il dirigente del settore, Giuseppe di Giorgio. Il bilancio testimonia la buona salute economica e finanziaria dell’Ente e prevede risorse per circa 226 milioni di euro per l'annualità 2026.

Numerosi i temi emersi durante il confronto. La presidente Maria Rita Schembari ha sottolineato come la bozza del documento, già presentata in Consiglio provinciale, sia stata migliorata grazie al confronto istituzionale: "Abbiamo recepito correttivi utili proposti dal consigliere Angelo Galifi e dai gruppi di opposizione, rafforzando la programmazione sulla riqualificazione delle strade che dovrebbero rientrare nelle competenze dell'ente provinciale secondo una programmazione condivisa". La Presidente ha rimarcato che il piano viario in arrivo in Consiglio provinciale si fonda su criteri chiari e condivisi e propone una selezione equilibrata di tratti da recuperare: dal versante ipparino a quello ragusano e modicano, fino alle principali direttrici verso il mare e ai collegamenti con la viabilità regionale e statale.

Tra i temi affrontati anche il Piao, con particolare attenzione al rafforzamento del personale. È stata confermata la programmazione di nuove assunzioni per sostenere le funzioni fondamentali dell’Ente.

Altro punto discusso riguarda il rientro del Libero Consorzio nel Consorzio universitario ibleo, una scelta motivata dalla volontà di ampliare le opportunità di formazione accademica per i giovani del territorio. Accanto alle facoltà già attive, infatti, si registrano nuovi segnali di interesse che potrebbero attrarre studenti anche da altre province e regioni. Per sostenere il percorso di rientro, è stata stanziata inizialmente una quota di 60mila euro.