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Attualità

Variazioni di bilancio approvate al consiglio comunale di Vittoria, pericolo scampato

I plenipotenziari del sindaco Aiello hanno portato avanti un ottimo lavoro di mediazione

Redazione Ragusa

29 Novembre 2025, 08:05

Variazioni di bilancio approvate al consiglio comunale di Vittoria, pericolo scampato

Un momento della seduta del consiglio comunale

I sì sono 14, gli astenuti 5: variazioni di bilancio approvate e pericolo scampato. L’amministrazione comunale può tirare a campare fino all’anno nuovo. Mentre il sindaco Francesco Aiello è di ritorno da Roma dove ha incontrato il sottosegretario all’Interno con il senatore Salvo Sallemi in un clima di salutare armonia (chissà se insieme avranno avuto il tempo di gustare un “abbacchio alla romana” in una tipica trattoria capitolina) i “plenipotenziari” che ha lasciato a palazzo Iacono hanno fatto il miracolo di fare ragionare la presidente Concetta Fiore e il “metà falco metà colomba” Marco Greco, ben disposti ad approvare le variazioni di bilancio 2025/2027.

Ottimo lavoro, quello svolto dai dirigenti Giuseppe Sulsenti e Tiziana Carbonaro, che hanno illustrato l’atto e ricompattata un’ampia maggioranza, sebbene due assenze pesanti come quella di Rosetta Noto, ormai pendolare tra Tirana e Vittoria per quel progetto internazionale sui migranti; e di Alessandro Speranza, espositore alla Frutech 2025 a Catania insieme al suo amico Rosario Sallemi, bravo patron e organizzatore di eventi fieristici… lontano dalla sua città.

Pericolo scampato perché la presidente Fiore ha assunto il ruolo della maestra rigorosa in aula, pronta a bacchettare Fiorellini che rallenta il voto per prolissità e a stroncare gli interventi di Fabio Prelati e Salvatore Artini, a un passo dal cadere nelle provocazioni di Giuseppe Scuderi, Alfredo Vinciguerra e Monia Cannata. Anche la capogruppo Pd Roberta Sallemi si è limitata a una semplice dichiarazione di voto e la consigliera Giovanna Biondo, ben catechizzata in mattinata, si è cucita la bocca, lei oratrice sempre infuocata per qualsiasi argomento. Muto anche Giuseppe Nicastro, non certamente per i postumi della febbre… L’ordine di scuderia era “silenzio”, “altrimenti rinvio il Consiglio perché alle 21,30 devo andare via”, ha minacciato la Fiore. Prima è stato approvato un emendamento della maggioranza e dopo l’intero atto. Felicità per il ragioniere capo Giuseppe Sulsenti che ha potuto variare 530 mila euro per spese Enel, 410 mila per servizi in più per l’indifferenziata, mettere una pezza a un errore di 92 mila euro per rimborsi ammortamenti quote capitale, 312 mila euro per progetti sulla disabilità, 112 mila per servizi sociali e altri soldi per l’integrazione degli immigrati che si trovano già in centri di integrazione. Spese contestate da Alfredo Vinciguerra, Monia Cannata e Giuseppe Scuderi.

Sempre diplomatico Biagio Pelligra nel motivare il suo sì, “avrei votato no per la cattiva gestione della indifferenziata, ma sì per l’ottimo lavoro svolto dai dirigenti”. Positivo al 90% il giudizio di Valentina Argentino, che stavolta dà credito all’amministrazione, forse in vista di un campo largo rinvigorito dal voto campano e pugliese.
Peccato che l’euforia per l’atto approvato in Consiglio si scontra subito con la delusione della perdita di un finanziamento milionario il cui bando è scaduto il 30 ottobre. Un finanziamento per potenziare la rete idrica e fognaria della città ridotta a colabrodo. Il nuovo segretario generale Francesco Piro avrebbe gli estremi per informare la Corte dei Conti e non è escluso che qualche testa eccellente dell’Ufficio tecnico possa cadere.

Prossimo atto consiliare, il Pug. Altro tema incandescente. Poi arriverà il 2026 e partiranno le grandi manovre elettorali con una certezza. A Vittoria il centrodestra è formato da FdI e da FI. Dc e Mpa, sono due pilastri del Pd e del centrosinistra.

Giuseppe La Lota