L'iniziativa
Studenti e Auser di Gela uniti in ricordo di Santina Cannella a Marianopoli e impegno contro il femminicidio
Il coraggio di dire "no" che ispira le nuove generazioni
Nell'ambito delle iniziative promosse dall'Auser di Gela, lo scorso 14 novembre si è tenuto un toccante viaggio a Marianopoli per rendere omaggio a Santina Cannella, giovane vittima di femminicidio. Santina fu una ragazza coraggiosa, determinata a difendere la sua libertà e a inseguire il sogno di studiare e diventare medico dei bambini.
Dopo un viaggio immerso nella bellezza dei monti Erei, la delegazione è stata accolta a Marianopoli da un caloroso comitato, che includeva Totò Lombardo (coautore del libro Ti bacio quando torno), rappresentanti dello storico circolo Donne di Marianopoli e la vicaria dell'Istituto Comprensivo locale. Erano presenti anche il nipote e una zia di Santina, a testimoniare il legame della comunità con la sua storia. Un corteo composto da 32 studenti, 23 soci Auser e il comitato d'accoglienza ha raggiunto il cimitero.
Dopo una preghiera guidata dall'Arciprete Bernardo Briganti, è stata deposta una cesta di fiori e una targa in memoria sulla tomba di Santina, barbaramente uccisa l'8 marzo 1954 a soli quindici anni. Il momento di riflessione è stato aperto dall'avvocato Salvatore Lombardo, che ha descritto Santina come una giovane idealista e un'antesignana dell'emancipazione femminile, che preferì morire piuttosto che rinunciare ai propri ideali. Il momento più emozionante è stata la lettura di una lettera da parte delle studentesse Chiara Maria Cusentino, Marta Maria Ferracane e Sofia Nastasi, in rappresentanza degli istituti superiori di Gela. Il loro messaggio ha sottolineato il parallelo tra il passato e il presente. Le studentesse hanno parlato di Santina come «prototipo di ragazza che vede nella cultura la possibilità di essere libera, una giovane che ha avuto la forza e il coraggio di dire No». «La nostra presenza oggi a Marianopoli vuole essere un atto per ricordarci che non bisogna mai abbassare la guardia, per testimoniare che vogliamo che qualcosa cambi nella nostra società e che non dobbiamo avere paura ad innamorarci, ma che abbiamo il diritto di dire no se una relazione finisce. Noi percorriamo il tuo sogno sperando di non dover mai più piangere un’altra vittima di femminicidio», hanno detto.
Il presidente dell’Auser, Emanuele Scicolone, ha ricordato agli studenti l'importanza del ricordo e del fare memoria come strumenti di consapevolezza del presente. «Commemorare queste tragedie è un dovere morale; promuovere i valori di libertà, uguaglianza e dignità umana è la via da seguire con impegno tenace. Fare memoria delle azioni di Santina la rende Eterna, un faro contro il rischio di sistemi totalitari e un appello a costruire un mondo migliore, un nuovo umanesimo, vivendo il presente da protagonisti», ha detto il presidente.