politica
Enna, toto candidature per le Amministrative: anche Gargaglione esce allo scoperto e corre per la sindacatura
Fiammetta primo candidato ufficiale con un progetto civico senza bandiere. Il presidente del Consiglio chiede alleanze programmatiche
Con l'annunciata candidatura a sindaco di Filippo Fiammetta, funzionario della Prefettura di Enna, in un progetto civico che ha già raccolto parecchie adesioni di professionisti e cittadini ed è stato presentato in un'assemblea cittadina, le amministrative della prossima primavera entrano nel vivo nel capoluogo. Fiammetta, che correrà senza bandiere politiche e partitiche, ha rotto gli indugi e ha già iniziato il suo cammino ed è il primo candidato ufficiale.
Oggi, intanto, parla in esclusiva a «La Sicilia» Paolo Gargaglione, attuale presidente del Consiglio Comunale e nome fortemente accreditato come candidato a sindaco. Interviene spiegando cosa sta accadendo, illustra i suoi pensieri e parte proprio dalle indiscrezioni.
«Credo sarebbe una candidatura fisiologica, nel senso che qualcuno se l'aspetta. Io oggi però non posso confermare o smentire, dico che è possibile, ma pure che ad oggi non ci sono certezze. Insieme ad altri amici stiamo valutando. In generale oggi c'è poca politica e molto tatticismo, i ragionamenti per alcuni sono tutti improntati ai calcoli. Io invece, ma penso anche qualche altro, voglio lavorare sul progetto politico». Dalla sua parte, dice, «posso mettere a disposizione la mia esperienza ed in questo non svelo alcun tipo di segreto. Posso aggiungere pure che i tempi stringono e non si può posticipare all'infinito».
Come si costruisce una candidatura? «Iniziando dalla parte programmatica e tenendo in considerazione che c'è uno scenario variegato. In questa fase sto dialogando con gli amici del gruppo storico e con chi condivido da anni l'esperienza politica. Ci confronteremo poi con le forze che in questi ultimi anni sono stati all'opposizione, senza alcun pregiudizi. La base parte da lì, la costruzione di un'alleanza potrebbe essere questa, ma ad oggi non c'è nulla di definito» anche perché, sottolinea Gargaglione, «l'uscita di scena di Dipietro, non più ricandidabile per il limite dei mandati raggiunto, apre scenari nuovi, che allo stato attuale non sono prevedibili».
Tra i possibili alleati c'è il Pd che in questa fase discute al proprio interno se fare o no le primarie per la scelta del sindaco. Ma Gargaglione parteciperebbe a delle primarie aperte? Ecco cosa risponde: «Le primarie sono un istituto interno previsto nello statuto del Pd, ho massimo rispetto per le loro regole, ma se ad oggi ancora non sappiamo chi è la coalizione intorno alla quale costruire un perimetro potrebbe non avere senso parlarne. Penso poi che dipende anche da chi ne farà parte di questa alleanza, intesa o coalizione come la si vuol chiamare» anche perché, torna a ricordare, «oggi non c'è un'alleanza definita» e ribadisce «io sono rispettoso delle regole interne del Pd, a cui non sono iscritto, però mi sembra un ragionamento prematuro».
Da Gargaglione, insomma, disponibilità ad una sua candidatura ma anche un assist a chi dovrà costruire l'alleanze.