×

L'intervista

Safina (Pd) esce allo scoperto nella sfida Tranchida-Antonini «Scontro sì, ma senza eccessi»

Sul fronte politico il deputato del Pd lancia rincara la dose: «Portino la sfiducia in aula e lì si vede»

14 Novembre 2025, 05:17

Safina (Pd) esce allo scoperto nella sfida Tranchida-Antonini «Scontro sì, ma senza eccessi»

Lo abbiamo cercato perché ci sembra anomalo che uno dei deputati regionali che sostengono l'amministrazione comunale cittadina appaia quasi distaccato rispetto all'intricato e convulso dibattito politico in corso in città. Le polemiche in corso tra il sindaco Giacomo Tranchida e il patron delle squadre di pallacanesttro e calcio, sfociate nel solco della politica dopo che Valerio Antonino ha creato un proprio movimento e dopo che lo storico braccio destro del sindaco Emanuele Barbara si è dimesso, stanno toccando anche lo spaccato sociale di Trapani, ormai divisa in due.

Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico, non si sottrae alla nostra sollecitazione, ma non intende animare ulteriormente la polemica, convinto com'è che deve invece prevalere il confronto tecnico e democratico, e non lo scontro continuo. «Fa bene il sindaco a mantenere un profilo istituzionale basandosi sulla normativa - dice Safina – nemmeno io ho voglia di alzare i toni. Il confronto va bene anche acceso, ma non bisogna superare i limiti. Io dico sempre che basta agire con lealtà e trasparenza, seguendo i principi democratici e normativi per il bene della città. Spero che sulla vicenda Pala Daidone si trovi un accordo, la squadra deve continuare a giocare a Trapani».

In ordine alla mozione di sfiducia che aleggia ogni tanto sul quadro politico cittadino, il deputato ha le idee chiare: «La presentino pure la mozione di sfiducia, poi vedremo come andrà a finire. Anzi, l'opposizione in consiglio aveva minacciato le dimissioni, ma non le ha presentate. Riguardo la vicenda della decadenza, è stata una cosa assurda. Dicono che vogliono fare ricorso al Tar, lo facciano pure, la legge è chiara».

Non potevamo non sollecitare Safina sul senso di sfiducia che accompagna in questo periodo i trapanesi, non solo per le polemiche politiche e per il clima quasi da “guerriglia urbana” che emerge dai social, ma anche per alcuni servizi essenziali che funzionano male, come quello idrico: «I problemi ci sono – continua Safina – ma bisogna fare un'analisi attenta. Trapani ha 58 mila abitanti, un migliaio di questi quando c'è una carenza idrica hanno più difficoltà degli altri. Noi come Partito Democratico abbiamo proposto delle soluzioni, l'amministrazione comunale ha efficientato tutti i pozzi, qui a Trapani la crisi idrica è meno stringente rispetto al resto della Sicilia. E' chiaro che bisogna trovare le soluzioni per chi ha difficoltà quando c'è penuria, ma non si può dire che a Trapani non c'è acqua. L'amministrazione comunale ha inoltre lavorato bene sui rifiuti – continua Safina – la raccolta differenziata era al 7 per cento, ora è al 68 per cento. Lottiamo con gli incivili e con le discariche abusive ogni giorno, ci sono zone da sistemare, ma Trapani è una città pulita».

Chiudiamo la nostra chiacchierata con ulteriori valutazioni politiche, chiedendo a Safina se è preoccupato sulla discesa in campo di Valerio Antonini: «Io sono per la democrazia, se Futuro rispetta le regole e si confronta sul piano delle questioni e non sugli attacchi personali, non ho problemi. Se si discute con le regole della democrazia tutti possono essere interlocutori validi. Per quanto riguarda Emanuele Barbara, posso solo dire che in politica paga la coerenza, ed è il principio sui cui baso da sempre la mia attività».