Il caso
Gela, scontro in consiglio comunale e accuse tra maggioranza e opposizione
Il ritiro della delibera sulla scuola Enrico Solito è stata la scintilla dell’incendio politico
Una seduta consiliare tesa e infuocata ha messo in luce la profonda spaccatura politica che attraversa la città. Mentre la maggioranza procedeva all’approvazione delle variazioni di bilancio, l’opposizione di Centrodestra ha scelto di abbandonare l’aula in segno di protesta, innescando un duro scontro verbale tra le parti. Il Centrodestra, nel motivare il suo gesto, ha parlato di «una brutta pagina della politica cittadina», accusando la maggioranza di aver preferito «cercare lo scontro invece di concentrarsi sui problemi reali». Il punto di rottura decisivo, secondo l’opposizione, è stato il ritiro della variazione di bilancio riguardante la scuola «Enrico Solito», un atto «fortemente voluto dall’onorevole Toto Scuvera» e giudicato un «grave passo indietro per la comunità scolastica». «Ricordiamo che l’opposizione ha sempre dimostrato responsabilità e presenza in aula, votando gli atti utili per la città», ha dichiarato il gruppo di Centrodestra, ribadendo l’impegno per «una politica fatta di fatti, non di proclami».
La risposta della maggioranza non si è fatta attendere. Attraverso gli interventi congiunti dei capigruppo Giudice, Orlando, Castellana e Lupo, è stata mossa una pesante accusa: l’opposizione non starebbe facendo gli interessi della città. «Il centrodestra locale, uscendo dall’aula nella speranza di bloccare la votazione di atti importanti e decisivi per la crescita della nostra città, ha mostrato il suo vero volto», hanno affermato i capigruppo. A loro avviso, il ritiro dall’aula dimostra la volontà di «mettere in secondo piano i problemi della città» per fare «gli interessi di alcune forze politiche estranee ai bisogni del nostro territorio». La maggioranza sottolinea come l’uscita abbia messo a rischio votazioni cruciali, come quelle relative alla messa in sicurezza del costone Borsellino e all’ampliamento dei loculi cimiteriali, atti considerati «risultati importanti sia per la salvaguardia del territorio che per i bisogni dei cittadini».
In merito al caso “Solito”, la maggioranza ha liquidato la protesta come una «totale confusione», trovando «imbarazzante e mortificante» dover spiegare che l’atto è stato ritirato a causa di errori degli Uffici Regionali, un’amministrazione peraltro guidata da esponenti di quei partiti che ora compongono l’opposizione locale.
Il botta e risposta al vetriolo conferma un clima politico di forte polarizzazione, dove il confronto è rapidamente degenerato in uno scontro frontale mentre il consiglio si prepara ad affrontare l’argomento più importante per la vita della città e cioè la delibera sul bilancio stabilmente riequilibrato, atto necessario per uscire dal dissesto.