L'iniziativa
Ragusa, al via l’armonizzazione tra la zona residenziale e la vasta area rurale
Un progetto innovativo per una integrazione tra le piccole e medie imprese presenti nel territorio e la città
Una città che dialoga con la campagna circostante, integrando in una visione programmatica paesaggio, cultura, innovazione e sostenibilità. Questa la sfida lanciata da "Ragusa Rurban City", il percorso verso un nuovo modello di sviluppo post-metropolitano avviato dal Comune di Ragusa tramite l'Istituto di ricerca sullo sviluppo locale (IRiLoc) e aperto a proposte e contributi della collettività.
Avviato dall'ormai ex assessore allo Sviluppo economico Giorgio Massari, "Ragusa Rurban City" si propone come laboratorio per un nuovo modello di sviluppo post-metropolitano, fondato su ibridazione, prossimità, rigenerazione territoriale e innovazione sostenibile, con una prospettiva euromediterranea. «L’idea di fondo - dichiara il direttore di Iriloc, Marco La Bella - è quella di superare le frammentazioni settoriali per dar vita a un modello integrato di città “rurbana”, capace di rigenerare spazi, funzioni e relazioni secondo principi di sostenibilità, attrattività, inclusione sociale e cooperazione territoriale. In questa direzione si collocano le azioni in corso di definizione, dalla governance ai partenariati, dalla mobilità ai servizi, dall’internazionalizzazione alle comunità energetiche, che verranno progressivamente approfondite attraverso una serie di focus group tematici, coinvolgendo le filiere strategiche locali».
Il piano muove dalla visione che lo sviluppo delle piccole e medie città nelle regioni mediterranee debba fondarsi sull'interfunzionalità fra territorio urbano e territorio rurale. Una relazione armonica fra campagna e città è ritenuta indispensabile per evitare sia la crescente pressione antropica sui grandi sistemi urbani sia lo spopolamento delle aree rurali. Le prospettive della rurbanizzazione sono considerate la via per uno sviluppo locale, sostenibile, inclusivo, efficiente e orientato al futuro, sebbene le prassi attuali non offrano ancora modelli di riferimento consolidati. Appare perciò indispensabile individuare e sperimentare concretamente modelli di "Rural Cities" in contesti che, per loro natura, presentino già i presupposti sociali, culturali, paesaggistici ed economici di una profonda relazione tra sistema urbano e territorio rurale.
Dopo la plenaria di avvio del percorso partecipativo (nella foto), avvenuta lo scorso mese di giugno, il Comune invita quindi cittadini, imprese, associazioni e istituzioni locali a contribuire con le proprie idee. Le schede di rilevazione raccolte e gli esiti dei focus group di filiera costituiscono la fase di coprogettazione, dedicata alla definizione di strategie e azioni concrete per costruire una Ragusa "rurbana". Maggiori informazioni è possibile reperirle all’interno del sito istituzionale del Comune di Ragusa.
(di Laura Curella)