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serie D

Acireale nel caos, Di Mauro si difende: «Assurdo il Daspo nei miei confronti»

Il presidente del club granata in un lungo comunicato ha dato la sua versione dopo il provvedimento amministrativo

Redazione La Sicilia

04 Ottobre 2025, 21:07

04 Ottobre 2025, 21:08

Acireale nel caos, Di Mauro si difende: «Assurdo il Daspo nei miei confronti»

Giovanni Di Mauro

La SSD Città di Acireale, appresa la notizia legata al DASPO di tipo amministrativo comminato al Presidente Giovanni Di Mauro, riporta le parole dello stesso Presidente:

«Sono molto amareggiato per questo, ma ripongo la massima fiducia nella legge, ragion per cui verrà fatto ricorso al TAR, acquisendo la documentazione e tutte le immagini a corredo della decisione a mio carico.

Va detto, comunque, che non posso non pormi delle domande, e la prima è: come si fa a dare un DASPO al Presidente di una squadra di calcio che da oltre un anno riceve minacce, insulti, attacchi? La città è stata tappezzata di striscioni volgari, aggressivi, e nessuno si è premurato di intervenire. Sono stato aggredito più volte, sotto casa mia sono venuti oltre quaranta tifosi con le bombe carta, e contro nessuno di questi è stato preso un provvedimento. Ci sono stati tentativi di aggressione e ci sono state aggressioni nei confronti dei miei figli, e contro gli autori non è stato preso alcun provvedimento. Lo scorso 12 settembre sono stato aggredito sotto casa, riportando una frattura al braccio, e non è stato preso alcun provvedimento. Ricordo che lo scorso anno, al rientro dalla gara di Paternò, ho subito un'aggressione mentre ero in auto, e diversi tifosi colpiti da DASPO sono saliti sul pullman dei calciatori senza che nessuno prendesse provvedimenti, ma autorizzati e accompagnati da un poliziotto della Digos, lo stesso che a un metro dalla mia auto ha assistito a minacce e aggressioni senza intervenire. Allo stesso modo, quest'anno io e i dirigenti siamo stati aggrediti sul traghetto di ritorno in Sicilia, dopo un match in Calabria, e ancora una volta su nessuno degli aggressori è stato preso alcun provvedimento. Cosa dovrei pensare, quindi? Che viene colpito un solo individuo per fermarne trecento?

Per il provvedimento nei miei confronti è stato impugnato un fatto accaduto in campo alla fine del match contro il Messina riguardo il quale i tre arbitri e il commissario di campo non hanno fatto alcuna segnalazione. Il giudice sportivo non ha ritenuto di doversi pronunciare, ma io subisco un DASPO amministrativo. Per di più, a quanto mi risulta, nel corso delle indagini inerenti questa vicenda è stata sentita una delle due parti in causa, cioè il vice allenatore del Messina: perché solo lui?, mi chiedo. In un caso del genere non vanno sentite entrambe le parti? Ci si basa su una sola versione? Non esiste alcun contraddittorio? È in questo modo che vengono prese decisioni così importanti?

Come detto, comunque, ho fiducia nella legge e so che nel ricorso al TAR potrò avvalermi anche di queste immagini. Per il resto, so che continuerò a rimanere in sella all'Acireale, per quella che adesso è diventata una battaglia per la verità. Lo devo a chi crede nella giustizia e lo devo alle oltre sessanta famiglie che sono legate all'Acireale per il tramite di chi lavora per i colori granata, oltre che a tutto l'indotto. Per tutti loro sento di avere una responsabilità importante, perciò non mi arrendo e non mi arrenderò».