Zona industriale
Eni: a Priolo avviato l’iter autorizzativo per la nuova bioraffineria
La VIA servirà per l’impianto di riciclo chimico delle plastiche
Eni ha avviato l’iter autorizzativo per la Valutazione di Impatto Ambientale relativa alla trasformazione del sito industriale di Priolo. Il progetto prevede la realizzazione di una bioraffineria e di un impianto di riciclo chimico delle plastiche basato sulla tecnologia proprietaria Hoop di Versalis, recentemente autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
La nuova bioraffineria, che sorgerà nell’area attualmente occupata dall’impianto etilene di Versalis e zone limitrofe, avrà una capacità produttiva di 500mila tonnellate all’anno. Alimentata principalmente da residui vegetali, grassi animali e oli vegetali, produrrà biocarburanti HVO diesel per trasporto stradale, marino e ferroviario, oltre a SAF-biojet per il settore aereo. I lavori sono previsti entro la fine del 2028. Saranno inoltre realizzati un impianto Ecofining, un’unità per il pretrattamento delle biomasse e un impianto per la produzione di idrogeno.
L’impianto di riciclo chimico Hoop di Priolo sarà il primo di taglia industriale e avrà una capacità di 40mila tonnellate annue, con una produzione stimata di circa 32mila tonnellate di olio da pirolisi. Questa tecnologia innovativa consente di trasformare rifiuti plastici misti in materia prima per nuovi prodotti plastici, anche per applicazioni alimentari e farmaceutiche, integrando il riciclo meccanico tradizionale.
Il progetto, frutto di una collaborazione con la società italiana S.R.S., utilizza un reattore di pirolisi ad alte prestazioni e sistemi di Intelligenza Artificiale per ottimizzare i processi produttivi e massimizzare il recupero di materia.
La trasformazione del sito di Priolo, annunciata nell’ottobre 2024 e confermata da un accordo con il Ministero delle Imprese e Made in Italy, rappresenta un passo importante verso gli obiettivi di decarbonizzazione di Eni e delle sue società, contribuendo a un futuro più sostenibile per l’industria energetica italiana.