Esteri
Notte di terrore: un convoglio con 110 attivisti italiani in Ucraina sfiorato da un massiccio attacco russo
Sono stati lanciati oltre 50 missili e circa 500 droni, si contano complessivamente almeno cinque morti e decine di feriti.
Notte di terrore per 110 attivisti italiani a bordo di un treno partito da Kiev e diretto verso il confine polacco, finiti sotto il massiccio attacco russo contro Leopoli. Lo riferisce il SIR (Servizio Informazione Religiosa).
Il raid, che ha interessato ampie aree dell’Ucraina occidentale, ha sfiorato il convoglio su cui viaggiavano i volontari italiani di ritorno dalla decima missione Mean – Movimento europeo di azione non violenta. Dopo circa tre ore di percorrenza, nella zona di Zhytomyr sono iniziati i bombardamenti; a Leopoli si sono udite esplosioni e colpi d’artiglieria anche dall’interno del treno. Il convoglio ha poi ripreso la corsa verso la frontiera con la Polonia. Gli attivisti stanno tutti bene. A seguito degli attacchi nella regione di Leopoli, prossima al confine, Varsavia ha fatto decollare i propri velivoli per garantire la sicurezza dello spazio aereo.
Nel bilancio dell’offensiva notturna russa si contano almeno cinque vittime in Ucraina, secondo quanto comunicato dal presidente Volodymyr Zelensky. “Questa notte l’Ucraina è stata nuovamente sotto un attacco combinato: più di 50 missili e circa 500 droni d’attacco”, ha scritto su Telegram.
Nel mirino, ha precisato, “le regioni di Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Odessa e Kirovohrad”, e “delle circa 10 persone ferite a causa dell’attacco, purtroppo cinque sono morte”.
A Zaporizhzhia una persona è deceduta e almeno altre nove sono rimaste ferite a seguito degli attacchi combinati, riporta Ukrinform citando il capo dell’Amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov.
Il ministro
«Ho parlato con Francesco Scoppola, Presidente dell’associazione degli scout cattolici: 110 pacifisti cristiani erano sul treno che in Ucraina ha attraversato una zona in cui i russi hanno lanciato missili e razzi. Adesso sono entrati tutti in Polonia, stanno bene, sono già assistiti dall’Ambasciata d’Italia a Varsavia per poi ripartire da Cracovia. Ringraziano gli ucraini che li hanno aiutati: un popolo eroico, amico dell’Italia. Saremo sempre vicini all’Ucraina». Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.