cassibile
Ostello “abusivo” e fondi il caso infiamma il Consiglio
Il consigliere comunale Romano attacca: «Struttura in area non idonea». Il Comune replica sui legami tra i finanziamenti
Il finanziamento per incrementare i posti letto all'ostello per l'accoglienza dei lavoratori stagionali a Cassibile è stato oggetto di un batti e ribatti in consiglio comunale. A sollevare la questione è stato il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Paolo Romano il quale ha ricordato che la commissione Bilancio ha espresso parere negativo sulla proposta del sindaco di variazione del bilancio per la somma complessiva di un milione 887mila 494 euro.
«Vorrei ricordare – ha detto Romano nel suo accalorato intervento in aula - che il centro di accoglienza di Cassibile è abusivo perché costruito su un'area la cui destinazione è ad impianto di depurazione e, in tal senso, si rischia di ripercorrere la stessa vicenda del parcheggio di via Damone. Per l'ostello fino ad oggi sono stati spesi tre milioni di euro in quattro anni, adesso si stanziano altri fondi, ma solo per pochi mesi di apertura. Ma quanto costa un posto letto? Sappiamo che la Procura abbia aperto un fascicolo, stimolato dall'Unione europea che vuole riscontrare la natura di quelle spese, eppure non vi è alcun pudore nel presentare un nuovo finanziamento con l'intento di allargare la presenza di ospiti in quell'area occupata abusivamente».
All'intervento del consigliere Romano ha risposto l'assessore Pierpaolo Coppa, il quale, nel ricordare che il nuovo finanziamento derivi da fondi del ministero del Lavoro, sulla vicenda giudiziaria ha chiarito che «al momento abbiamo solo notizie giornalistiche che fanno riferimento ad alcuni aspetti che sarebbero nella fase delle indagini preliminari. Allo stato, abbiamo la comunicazione di un dipendente che dice di avere avuto la notifica di una proroga d'indagine. L'amministrazione comunale ha avuto un'interlocuzione con il commissario, che ha chiesto di sapere quali siano i legami tra il finanziamento di cui si discute e il nuovo. Abbiamo risposto che non vi sia alcun legame, tanto più che responsabile del progetto, responsabile unico del procedimento e i dirigenti sono diversi da quelli del precedente finanziamento, oggetto di indagine della Procura».