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Il vicepresidente della Camera

Morte di Cristina Gallo, il sostegno di Mulè: «Andremo avanti nella ricerca della verità»

Ieri i funerali della docente trapanese morta dopo il ritardo di otto mesi nella consegna del referto istologico della sua patologia tumorale

Carmela Marino

12 Ottobre 2025, 15:17

15:20

Morte di Cristina Gallo,  il sostegno di Mulè: «Andremo avanti nella ricerca della verità»

La morte di Cristina Gallo, la docente trapanese deceduta dopo aver denunciato il notevole ritardo nella consegna del suo referto istologico, continua a sollevare commozione e indignazione al tempo stesso. I suoi familiari ieri nel corso del funerale hanno auspicato che la battaglia condotta dalla loro congiunta possa essere utile ad altri pazienti. E anche il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, ha affidato ai canali social un messaggio di cordoglio e impegno civile. Il parlamentare siciliano aveva incontrato la professoressa Gallo, che lo aveva ricevuto a casa, per porgerle le scuse a nome di quanti non lo avevano ritenuto di doverlo fare.

«Cristina Gallo non era un militare, ma ha combattuto la sua buona battaglia con la forza della fede ricercando serenità per la sua famiglia e giustizia per gli altri. Lo ha fatto in modo esemplare, con la grazia e la delicatezza che gli era propria ma che non gli ha mai impedito di essere determinata nella ricerca della verità. Non ho mai sentito Cristina lasciarsi andare a imprecazioni, meno che mai a offese nei confronti di qualcuno. Eppure ne avrebbe avuto tutto il diritto. Desiderava solo che gli “altri” non vivessero il suo calvario e per gli “altri” ha condotto la sua battaglia», ha scritto Mulè.

«Mi ha sempre ripetuto, sempre, che non cercava vendetta ma che ciò che era accaduto a lei non doveva più succedere ad “altri”. E che ogni sforzo doveva essere indirizzato per fare in modo che i nostri figli vivessero una sanità e dunque un’esistenza migliore. L’unica amarezza che mi esprimeva era legata alla mancanza di sensibilità umana (tra i politici e i dirigenti sanitari) da parte di chi avrebbe dovuto intervenire e porre rimedio allo scandalo che viveva sulla sua pelle. Ora tocca a chi è rimasto non dimenticare e andare avanti nella ricerca della verità. È quello che ci siamo ripetuti con Giorgio e Vincenzo Tranchida, marito e figlio di Cristina, che ringrazio per il loro affetto anche in questi momenti di dolore. Io ci sarò, accanto a voi».