Il fatto
Favara spera: ricerche senza sosta per Marianna Bello, dispersa dopo il violento nubifragio
Le ispezioni tra canaloni e in aperta campagna con droni e volontari dopo il ritrovamento di una scarpa e del portafogli

Da mercoledì 1 ottobre 2025, Marianna Bello, 38 anni e madre di tre figli, è scomparsa dopo un violento nubifragio che ha trasformato le strade in fiumi di fango e detriti. Si trovava in via Sottotenente Bosco, al volante della sua Lancia Ypsilon grigia, quando ha deciso di abbandonare il veicolo per cercare riparo. Un commerciante ha raccontato di averla vista in difficoltà, poi scomparire sotto l’acqua.
Le ricerche sono scattate immediatamente. Vigili del fuoco, sommozzatori, unità cinofile e volontari della Protezione Civile hanno setacciato il territorio giorno e notte. Un elicottero dell’Aeronautica Militare dotato di visori notturni ha sorvolato il canalone che da Piazza Indipendenza conduce al fiume Naro, e anche il tratto di mare antistante Zingarello e Cannatello è stato ispezionato.
Un primo indizio è emerso il 2 ottobre: una scarpa ritrovata in un vallone nei pressi di un depuratore è stata riconosciuta da un familiare come appartenente a Marianna. Da quel momento, le operazioni si sono concentrate lungo il vecchio canalone sotterraneo, dove si teme che la donna possa essere stata risucchiata. Il sindaco Antonio Palumbo ha sospeso i turni idrici per facilitare le ricerche, mentre escavatori e droni continuano a operare senza sosta. Trovato anche il portafogli della donna con la foto di una delle figlie.
Nel frattempo, una fake news ha scosso la comunità: una segnalazione infondata al 112 ha fatto credere che Marianna fosse stata vista viva. L’autrice della chiamata è stata identificata e rischia una denuncia per procurato allarme.
Oggi i Vigili del Fuoco con i volontari delle associazioni di Protezione Civile hanno proceduto a svuotare i “laghetti” formatisi a monte e a valle delle briglie del vallone Cicchillo. Parallelamente sono in corso ispezioni visive lungo l’intero tracciato del vallone, con l’ausilio di pompe idrovore e torri faro della Protezione Civile siciliana, oltre a mezzi meccanici dei Vigili del Fuoco.
Favara resta col fiato sospeso. Le ricerche proseguono, alimentate dalla speranza di un miracolo. La Sicilia intera si è mobilitata per riportare Marianna a casa.