×

La storia

A Torino, primo intervento al mondo di ricostruzione dei nervi del pene: responsabile del progetto che restituisce l'erezione è l'urologo di origini gelesi Marco Falcone

Alle Molinette utilizzata una tecnica che collega un nervo della coscia a quelli penieni

Maria Concetta Goldini

05 Ottobre 2025, 09:04

05 Ottobre 2025, 10:50

A Torino, primo intervento al mondo di ricostruzione dei nervi del pene: l'urologo gelese Marco Falcone restituisce l'erezione

È un medico figlio di gelesi il responsabile di un progetto sperimentale che ha portato, per la prima volta al mondo, a eseguire un intervento di ricostruzione dei nervi del pene che restituisce la funzione sessuale a un uomo che ha subito, per un tumore, l’asportazione della prostata. L’intervento di chirurgia ricostruttiva urologica è stato eseguito all’ospedale Le Molinette di Torino.

Si tratta di un nuovo approccio che, attraverso il collegamento di un nervo di un muscolo della coscia ai nervi del pene, cerca di riattivare il meccanismo naturale erettile nei casi, molto frequenti, in cui i farmaci non funzionano.

Responsabile del progetto che ha portato alla realizzazione dell’intervento unico al mondo è un urologo quarantenne, Marco Falcone, figlio di gelesi ma nato e cresciuto a Torino, che ha perfezionato i suoi studi in Andrologia e Urologia ricostruttiva a Londra, proseguendo la sua attività a Torino.

Secondo i dati raccolti nella fase che ha preceduto l’intervento balzato agli onori della cronaca, la procedura utilizzata mostra un potenziale di successo con miglioramento fino all’80% e una ripresa di erezioni spontanee efficaci in oltre il 65% dei casi. “Non parliamo di un trattamento sperimentale isolato, ma di una tecnica riproducibile, basata su solide evidenze precliniche e su un’attenta selezione dei pazienti – ha detto il dott. Falcone – è un cambiamento di paradigma che unisce chirurgia oncologica, ricostruzione funzionale e attenzione al benessere della persona.”

La notizia dell’intervento capace di restituire l’erezione naturale anche in casi estremi, come quelli di chi ha subito interventi molto invasivi sulla prostata per eliminare un tumore, è balzata a Gela tramite lo zio, il vivaista Angelo Falcone, molto conosciuto in città. In un post sui social, con orgoglio, ha reso noto il successo di un medico giovane ma con alle spalle una carriera già brillante e di alto livello. “Marco è figlio di mio fratello Eugenio che ha studiato ingegneria e ha lasciato Gela per trasferirsi a Torino… Siamo orgogliosi di questo suo ultimo traguardo”.